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Agricoltura 100 premia sostenibilità e innovazione

La seconda edizione di Agricoltura 100 premia ancora una volta la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura. Dall’indagine emerge un’Italia che ha voglia di innovazione, che è più consapevole sui temi della sostenibilità ed ha imparato che essere sostenibili conviene. Premiate tre aziende agricole e riconosciute sei menzioni speciali

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via depositphotos.com

Agricoltura 100 misura il livello di sostenibilità delle imprese del settore primario

di Isabella Ceccarini

Agricoltura come sinonimo di sostenibilità. Agricoltura 100 è l’indagine svolta da Reale Mutua e Confagricoltura per misurare il livello di sostenibilità delle imprese del settore primario prendendo in considerazione il numero e la tipologia di iniziative che sono state adottate dalle aziende agricole.

Agricoltura 100 è nata nel 2020, ma si sta muovendo con passi lunghi e decisi: rispetto alla prima indagine, all’edizione 2022 hanno partecipato 2.162 imprese, il 17% in più rispetto alla prima edizione.

L’agricoltura è un settore trainante dell’economia italiana

«Reale Mutua è da sempre vicina all’agricoltura, settore trainante dell’economia del nostro Paese. Lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e la centralità delle persone, sono il fulcro del modo di fare impresa di Reale Mutua e Confagricoltura.

Attraverso Agricoltura100 e le altre iniziative oggetto della partnership intendiamo generare impatti positivi, misurabili e addizionali coniugando innovazione e human touch», ha spiegato Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua.

L’analisi, effettuata da Innovation Team del Gruppo Cerved, ha riguardato le imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio considerando area geografica, dimensione dell’azienda, specializzazione produttiva.

Dall’elaborazione di 234 variabili è stato attribuito un punteggio da 0 a 100 – l’indice Agricoltura 100 – che misura il livello generale di sostenibilità dell’azienda e comprende quattro indici parziali di sostenibilità: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).

Essere sostenibili conviene

C’è ancora chi vede nella sostenibilità un costo aggiuntivo che non dà un ritorno interessante. Invece i risultati di Agricoltura 100 dicono esattamente il contrario: essere sostenibili conviene, proprio dal punto di vista economico, di reputazione aziendale, di utili.

«La seconda edizione dell’indagine dimostra con ancora più evidenza che la sostenibilità e l’innovazione sono fortemente connesse. Inoltre, le misure volute da Confagricoltura per il rinnovamento tecnologico del settore primario con Agricoltura 4.0, stanno accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale» ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

Aiutare il salto digitale delle microimprese

Alla presentazione di Agricoltura 100 è intervenuto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, strenuo assertore dell’imprescindibilità dell’innovazione in agricoltura.

La difficoltà non è innovare, sono le emergenze che pongono sempre nuovi ostacoli: oggi si mettono in campo nuovi sistemi che avranno effetto nel lungo periodo, ma forse tra dieci anni lo scenario sarà cambiato. Quindi innovazione e flessibilità sono le prime chiavi dello sviluppo sostenibile.

Nel panorama italiano, però «lo scheletro delle filiere produttive è fatto di microimprese che devono essere messe in condizione di fare il salto digitale. Difficilmente una micro impresa potrà disporre di droni, sensoristica, trattori di ultima generazione: per questo serve passare a servizi condivisi per aiutare le piccole imprese in un percorso di sostenibilità. Ma, ed è tutt’altro che secondario, la rete delle infrastrutture deve arrivare a tutti».

Le aziende più avanzate innovano di più

Dello stesso parere Vittorio Amedeo Viora, vice presidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino: «Le aziende più avanzate innovano di più: la sostenibilità è fonte di maggior redditività. Bisogna costituire una rete fra le aziende di tutte le dimensioni per non lasciare indietro le più piccole. La sostenibilità è valore complesso da tradurre in pratica, anche se le aziende ormai sono molto sensibili al tema».

È tempo di fare delle scelte anche in termini di finanziamenti: a pioggia sono inutili, afferma Giansanti. Esiste una differenza tra aziende che sono nel mercato e aziende marginali: il finanziamento deve andare a chi ha mercato e ha un futuro.

Poi bisogna concentrarli su pochi capitoli importanti come le agroenergie (che possono essere un supporto al reddito degli agricoltori) o la gestione del rischio (ogni 2-3 mesi c’è un evento climatico devastante, bisogna arrivare a un obbligo assicurativo per le aziende).

La sostenibilità è una scelta culturale

Come emerso da Agricoltura 100, nel periodo della pandemia c’è stata un’accelerazione sui valori che orientano la gestione d’impresa. La sostenibilità è ormai una scelta culturale che guida l’evoluzione economica, sociale e produttiva delle imprese.

Enea Dallaglio, Innovation Team del Gruppo Cerved, ha presentato i dati dettagliati dall’analisi Agricoltura 100, che qui è impossibile riportare per intero.

In estrema sintesi, i dati confermano che la sostenibilità è un volano di sviluppo di qualità che incide sulle pari opportunità (le imprese più sostenibili sono quelle più attente a donne e giovani), sugli investimenti, sulla crescita. Ma soprattutto sta cambiando le aziende, aumentando la loro consapevolezza sui temi ambientali e sociali.

Quali sono le aziende più virtuose? La seconda edizione Agricoltura 100 ha selezionato tre aziende vincitrici:

  1. Cantina Produttori Valdobbiadene (Valdobbiadene, TV, Veneto). Attività: Viticoltura
  2. Iori Srl (Avezzano, AQ, Abruzzo). Attività: Ortive
  3. Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo (Caluso, TO, Piemonte). Attività: Mista

Sei menzioni speciali sono state riconosciute a:

Attenzione all’impatto ambientale

Arnaldo Caprai Srl (Montefalco, PG, Umbria). Attività: Viticoltura

Qualità e salute alimentare

Società Agricola Barberani & C. (Orvieto, TR, Umbria). Attività: Viticoltura

Gestione del rischio e protezione dei lavoratori

Società Agricola Eredi Scala Ernesto & C. (Caorle, VE, Veneto). Attività: Viticoltura

Rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale 

Agricola Lenti Società Cooperativa (Lamezia Terme, CZ, Calabria). Attività: Mista

Qualità del lavoro e occupazione dei giovani

Ronco Calino Società Agricola Srl (Adro, BS, Lombardia). Attività: Viticoltura

Agricoltura al femminile

Azienda Agricola Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo (Fara Sabina, RI, Lazio). Attività: Olivicoltura