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Agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, approvata la proposta alla Camera

agricoltore custode dell'ambiente
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Si riconosce il valore della figura dell’agricoltore

La proposta di legge che riconosce l’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio e istituisce la Giornata nazionale dell’agricoltura è stata approvata alla Camera con 98 sì, 56 astenuti, nessun voto contrario. La data della Giornata nazionale dell’agricoltura è fissata per la seconda domenica di novembre.

“La Giornata nazionale dell’agricoltura è legge. Sono orgoglioso di aver presieduto l’Aula della Camera in occasione di un passaggio istituzionale che riconosce il valore fondamentale del mondo dell’agricoltura. Con la legge approvata oggi, senza voti contrari, viene riconosciuta l’importanza dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio“, ha dichiarato il sottosegretario al MASAF Patrizio Giacomo La Pietra.

“Il governo Meloni ha ben chiaro il ruolo insostituibile degli agricoltori, che travalica la Giornata nazionale e si concretizza ogni giorno in un impegno delle istituzioni per offrire tutta la collaborazione possibile a chi spende la propria vita nei campi, così da poter garantire un’agricoltura sostenibile, ad esempio, nell’uso delle risorse idriche. Inoltre la stretta collaborazione con il mondo agricolo permetterà allo Stato, ossia a tutti noi, di avvalerci del prezioso contributo degli agricoltori nella gestione del suolo e quindi nella prevenzione delle conseguenze collegate ai fenomeni climatici estremi“.

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Agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, le attività

L’art. 2 (Agricoltore custode dell’ambiente e del territorio) definisce le attività che un agricoltore custode dell’ambiente e del territorio deve svolgere per essere riconosciuto tale:

  1. manutenzione del territorio attraverso attività di sistemazione, di salvaguardia del paesaggio agrario, montano e forestale e di pulizia del sottobosco, nonché cura e mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e difesa del suolo e della vegetazione da avversità atmosferiche e incendi boschivi;
  2. custodia della biodiversità rurale intesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali;
  3. allevamento di razze animali e coltivazione di varietà vegetali locali;
  4. conservazione e tutela di formazioni vegetali e arboree monumentali;
  5. contrasto all’abbandono delle attività agricole, al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo;
  6. contrasto alla perdita di biodiversità attraverso la tutela dei prati polifiti, delle siepi, dei boschi, delle api e di altri insetti impollinatori e coltivazione di piante erbacee di varietà a comprovato potenziale nettarifero e pollinifero.

Un riconoscimento rivendicato da tempo

Tra gli addetti ai lavori è evidente la soddisfazione per il riconoscimento di un ruolo che gli agricoltori rivendicano da tempo.

Per il presidente di Copagri, Tommaso Battista, «riconoscere il lavoro dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio equivale ad accendere un faro sul valore inestimabile di questa figura, centrale non soltanto sotto l’aspetto della produzione agricola, ma anche sotto quello ambientale ed ecologico.

Il testo, inoltre, va nella direzione di tutelare l’ambiente e garantire maggiore sostenibilità al comparto, intercettando perfettamente quelli che sono i più recenti orientamenti comunitari in materia».

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2015, le Marche apripista

Battista ricorda che già nel 2015 le Marche avevano fatto passi in tale direzione riconoscendo agli agricoltori il compito di «mantenere viva la tradizione agricola locale, valorizzarne le produzioni, contrastare lo spopolamento delle aree rurali e contribuire alla tutela delle formazioni vegetali monumentali, alla manutenzione del territorio attraverso la cura dell’assetto idraulico e idrogeologico e alla difesa da avversità atmosferiche e incendi». Il testo spiega che riconoscere l’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio intende «contrastare lo svuotamento dei piccoli insediamenti urbani e dei centri rurali e dal rischio idrogeologico».

Tra i compiti dell’agricoltore c’è la «custodia della biodiversità rurale intesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali» oltre al «contrasto all’abbandono delle attività agricole, al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo».

Iniziative didattiche e spazi di approfondimento

Gli enti locali possono «prevedere il riconoscimento di specifici criteri di premialità, inclusivi della riduzione dei tributi di rispettiva competenza nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato». Verranno poi stilati degli elenchi «presso i dipartimenti competenti in materia di agricoltura delle regioni e province autonome».

Nella Giornata dell’agricoltura le scuole potranno promuovere iniziative didattiche sul tema e il servizio pubblico di informazione potrà dedicare spazi di approfondimento. Del resto, tra gli obiettivi della Giornata dell’agricoltura c’è quello di far conoscere il ruolo dell’agricoltura. L’art. 10 parla dell’istituzione del premio “De Agri Cultura” da assegnare agli «agricoltori che si sono distinti per aver prodotto beni di elevata qualità» o per aver usato «strumenti di innovazione tecnologica» o metodi di «coltivazione integrata rispettosa dell’ecosistema». La dotazione del premio è di 20mila euro all’anno.

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Il ruolo strategico del comparto

Positivo anche il commento di Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani: «A dispetto di tutte le fake news, gli agricoltori non inquinano, anzi garantiscono un presidio insostituibile dal punto di vista ambientale, come certifica anche questo provvedimento. Il ruolo strategico del comparto, infatti, non è solo quello di produrre cibo sano e sicuro per tutti, ma anche di assicurare la tenuta e lo sviluppo delle aree interne; salvaguardare il suolo e i territori contro il dissesto idrogeologico; gestire le risorse idriche; produrre energia da fonti rinnovabili; difendere il paesaggio e la biodiversità».

Una nuova lettura dell’attività agricola

Aproniano Tassinari, presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti (UNCAI), commenta positivamente l’approvazione della proposta di legge, ma evidenzia come sia «paradossale che la parola agricoltura non compaia nella nostra Costituzione; paradossale per un paese come l’Italia, che rivendica la ricchezza della propria produzione agroalimentare». Tassinari conferma la presenza dei contoterzisti al fianco degli agricoltori con il loro “saper fare” e sottolinea che «la legge induce a riflettere su una lettura dell’attività agricola, che la valorizzi quale strumento coerente e consistente con ogni progetto di garanzia dell’ambiente e del territorio».

La proposta, approvata in Senato nel luglio 2023, diventerà legge dopo un secondo passaggio in Senato (reso necessario da un emendamento presentato alla Camera) e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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