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Agribologna-Bia, il nuovo polo del biologico

Agribologna-Bia


(Rinnovabili.it) – Visione e identità comuni in merito a sostenibilità ambientale e sociale, relazioni con i soci produttori, modelli di gestione ed efficienza nell’organizzazione commerciale. Questi i motivi che hanno portato alla nascita della partnership tra i consorzi Agribologna, uno dei leader nella produzione di ortofrutta a livello nazionale e Bia, il primo produttore di biologico in Italia con 3.000 ettari di terreni in produzione di ortofrutta fresca. Alla base dell’accordo, siglato proprio nell’Anno internazionale dell’ortofrutta, c’è l’idea di integrare due realtà leader del settore, infatti nasce un nuovo polo italiano del biologico con caratteristiche produttive, organizzative e logistiche tali da posizionarsi ai vertici del comparto. I dati di Ismea-Sinab relativi al 2020 danno il settore del biologico in crescita del 4,4% con ulteriori prospettive di crescita, sia a breve che a medio termine. 

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«I fattori identitari che ci accomunano sono centrali. Ancora di più, in tempi oggettivamente non facili come questi, per il sistema-paese, siamo particolarmente orgogliosi di poter affermare che Agribologna e Bia hanno come obiettivi prioritari, oltre alla qualità e all’eccellenza dei prodotti e alla sostenibilità ambientale, quello della giusta remunerazione e del giusto reddito agli agricoltori. Potremo insieme arrivare fra l’altro a una copertura territoriale molto importante, anche grazie al nostro presidio del Centro-Nord Italia», ha dichiarato Lauro Guidi, presidente di Agribologna, ribadendo anche l’impegno costante del Consorzio «nella sostenibilità ambientale e nella lotta integrata, per la salute dei lavoratori e dei consumatori».

Il Consorzio Agribologna, che è fra i pionieri dell’agricoltura integrata a livello nazionale, ha recentemente convertito oltre 120 ettari a coltivazione biologica; il Consorzio Bia è la prima piattaforma italiana di produzione di prodotti ortofrutticoli biologici che coprono tutte le produzioni tipiche italiane, dalla Sicilia alla Sardegna, al Trentino Alto Adige. 

Grande fiducia nel progetto è dimostrata da Antonio Fricano, presidente Consorzio Bia: «La massima efficienza commerciale è da sempre nel DNA delle due realtà. La struttura organizzativa e logistica, propria di Agribologna, in particolare nel Nord Italia, è senza dubbio un elemento fondante e strategico della partnership. La sinergia tra i centri di confezionamento dei soci di Bia, dislocati prevalentemente nel Sud Italia, ma presenti anche in Lombardia e Trentino, e la struttura di Agribologna consentirà di coprire l’intero territorio italiano. Si tratta di un accordo per lo sviluppo e per la crescita, che costituisce un’importante integrazione sia sul fronte della produzione, che su quello logistico-gestionale». Fricano tiene a precisare che il nuovo polo del biologico resta interamente in capo ai soci produttori e che questa partnership può portare un contributo concreto alla strategia europea Farm to Fork. 

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La tabella di marcia è serrata: sono partiti i lavori per destinare aree degli stabilimenti di Agribologna al confezionamento dei prodotti biologici, all’inizio di maggio inizierà il lavoro congiunto per la messa a punto degli stabilimenti e delle operazioni di logistica. L’obiettivo è completare l’operazione generale entro agosto, per essere a pieno regime nell’autunno del 2021.

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