L’economia dell’Afghanistan si regge sull’agricoltura. Da questa dipendono i mezzi di sussistenza delle persone e la loro sicurezza alimentare.
Il livello di insicurezza alimentare in Afghanistan è altissimo: nelle aree rurali più del 70% delle persone ogni giorno deve fare i conti con la fame.
La presa del potere da parte dei talebani ha causato un crollo economico che ha precipitato l’Afghanistan in uno stato di povertà gravissimo e il numero delle famiglie vulnerabili è aumentato vertiginosamente.
Il programma della FAO con USAID
Quali provvedimenti si devono prendere per uscire da questa drammatica spirale?
La FAO è intervenuta ancora una volta attuando un programma umanitario per proteggere la popolazione stretta in una morsa in cui si combinano anni di siccità e scarsi raccolti – dovuti anche al cambiamento climatico che impoverisce un’agricoltura ancora arretrata – e la crisi economica.
Il programma della FAO gode di una sovvenzione di 80 milioni di dollari dagli Stati Uniti.
L’obiettivo è sostenere gli agricoltori nella produzione di cibo, stimolare la loro resilienza agli shock climatici e raggiungere la sicurezza alimentare.
Il finanziamento di USAID (United States Agency for the International Development) intende aiutare gli agricoltori dell’Afghanistan ad aumentare la produzione utilizzando tecniche agricole sostenibili dal punto di vista ambientale.
Sostegno a piccoli produttori, imprese familiari, donne
Tra i progetti dell’intervento di USAID c’è la promozione di migliori pratiche agricole sostenendo i piccoli produttori, le imprese familiari, le donne.
Il programma umanitario della FAO in Afghanistan assisterà 9 milioni di persone in 34 province. I finanziamenti di USAID saranno destinati a 8 province che gli ultimi dati IPC (Integrated Food Secutiry Phase Classification) valutano in stato di insicurezza alimentare grave.
L’intervento della FAO in Afghanistan è strutturale. Oltre ad aumentare la produzione fornendo sementi di qualità e attrezzi agricoli per accrescere le opportunità di reddito degli agricoltori.
Il programma prevede anche di formare gli agricoltori su pratiche agricole, di trasformazione, commercializzazione e conservazione degli alimenti.
Interventi ambientali
Sono previste delle “scuole sul campo” e soprattutto aiuti per inserire le donne nel circuito produttivo che ruota intorno all’agricoltura come vivai, allevamento del pollame e delle api, essiccazione degli alimenti.
Indispensabili gli interventi ambientali: rimboschimento, gestione dei pascoli e delle sponde dei fiumi, riduzione dell’erosione del suolo.
Un altro aspetto interessante del progetto è creare gruppi di produttori che includano i giovani, creando collegamenti con i mercati locali e opportunità di microfinanziamento.