Rinnovabili

A Viterbo si assaporano gli Assaggi sostenibili dell’enogastronomia laziale

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Dal 19 al 22 maggio torna a Viterbo Assaggi, il Salone dell’enogastronomia laziale a cui prenderanno parte più di 70 imprese del territorio. Dai prodotti tradizionali alle produzioni innovative, l’offerta del patrimonio enogastronomico laziale è decisamente ricca.

Una grande offerta enogastronomica

Gli espositori di Assaggi 2023 propongono olio extravergine d’oliva, vino, salumi, formaggi, pasta prodotti da forno, carni, ortofrutta, marmellate, nocciole, miele, tisane: una lunga serie di eccellenze che incontra tutti i gusti e che i visitatori (amanti del buon cibo e professionisti del settore) potranno assaggiare tra esposizioni, show cooking, degustazioni e appuntamenti di vario genere.

Assaggi 2023 è organizzato dalla Camera di Commercio di Rieti-Viterbo in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e il Comune di Viterbo, il patrocinio della Regione Lazio e la partnership di Slow Food Lazio.

Non mancherà il Fuori Assaggi, un fuori salone di eventi collaterali per approfondire tutti gli aspetti dell’agroalimentare del Lazio.

Leggere l’enogastronomia in chiave turistica

L’interesse per il cibo di qualità non è mai venuto meno, nemmeno nel periodo più difficile della pandemia.

Oggi è giunto il momento di ampliare gli orizzonti e «stringere nuove collaborazioni, come quella che collega Roma con Viterbo. Il cibo ha molti significati, è qualità, socialità, territorio, impresa. Pensiamo tutto questo leggendolo in chiave turistica: chi visita Roma può essere invogliato ad allungare lo sguardo a una splendida città medievale come Viterbo, a pochi chilometri dalla capitale», ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma.

Chiara Frontini, sindaca di Viterbo, sottolinea come nella provincia di Viterbo l’offerta agroalimentare sia di alta qualità. Pertanto, bisogna dedicare tutte le energie per valorizzare il settore produttivo agrifood mettendolo in connessione con l’offerta turistica; il tutto però senza dimenticare la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.

Viterbo verso una trasformazione ecologica dell’economia

Frontini intende creare una sinergia fra tutti i settori produttivi del territorio, dalle eccellenze agroalimentari alla ceramica, dall’offerta culturale all’agriturismo.

A partire dal 10 maggio (fino all’8 novembre), inoltre, prenderà il via un appuntamento settimanale con la sostenibilità agroalimentare, il mercato Tuscia in Bio riservato alle aziende agricole biologiche.

Silvio Franco, assessore allo sviluppo economico locale e turismo, rimarca il fatto che Assaggi è un passo di un cammino di crescita sostenibile della città, che ha tra gli obiettivi la realizzazione di un mercato coperto destinato alle eccellenze del territorio e di un centro di ricerca applicata sull’agroalimentare. Ricordiamo a tale proposito che l’Università della Tuscia è un centro di eccellenza nella formazione sui temi agroalimentari.

Non solo cibo come elemento identitario, ma anche come tassello di una trasformazione ecologica dell’economia per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Per Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio, «Assaggi rappresenta il contesto ideale per Slow Food, che punta su identità, tradizione e dimensione locale del cibo. Sarà un’occasione per promuovere la consapevolezza dei ragazzi attraverso percorsi sensoriali e la scoperta di cibi locali che non conoscono».

Assaggi da non perdere

«Che altro dire di Assaggi? Bisogna andarci per gustare fino in fondo un’esperienza che non sarà solo enogastronomica, ma territoriale», ha detto Carlo Hausmann, direttore generale di Agrocamera. Ma soprattutto sarà l’occasione per venire a contratto con i biodistretti, capire non solo che cos’è un prodotto biologico ma come i diversi prodotti si caratterizzano e come possono costruire un’offerta gastronomica locale interamente biologica.

«Spinti dal successo della scorsa edizione abbiamo deciso di ripetere Assaggi anche quest’anno», ha dichiarato Francesca Rocchi, vice presidente di Slow Food Roma. Come accelerare la sostenibilità agroalimentare? «Coinvolgendo i bambini in riflessioni sul cibo messi a confronto con le tradizioni enogastronomiche locali, facendo loro conoscere la filiera di produzione e trasformazione del cibo».

Assaggi, quindi, non sarà solo un’occasione per gustare cibo di qualità, sarà anche un’occasione per conoscere divertendosi. Da non perdere!

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