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A Natale no allo spreco di cibo

spreco di cibo

(Rinnovabili.it) – La FAO ha stimato che ogni anno circa un terzo del cibo – ovvero più di 1,3 miliardi di tonnellate – prodotto nel mondo viene perso o sprecato. Se questo dato è ormai risaputo, più raramente si pensa che lo spreco di cibo è anche uno spreco di risorse (semi, acqua, mangimi, concimi), di lavoro e di denaro.

Feste e cibi tradizionali

In tutto il mondo alle feste più sentite si accompagnano cibi tradizionali. Ad esempio in Russia per Capodanno si prepara l’insalata Olivier (equivalente della nostra insalata russa), Haleem è uno stufato che si consuma nel periodo del Ramadan in Medio Oriente e nell’Asia Centrale, in Corea si mangia il porridge di fagioli rossi per scacciare la sfortuna e gli spiriti maligni in coincidenza con il solstizio, uno dei dolci tradizionali natalizi della Gran Bretagna sono i mince pie (una specie di piccole crostatine con i bordi alti), nei Paesi balcanici per la Pasqua ortodossa si prepara il pane Pogača (un particolare tipo di pane che secondo la tradizione andrebbe cotto nella cenere del camino), il Capodanno lunare in Vietnam si celebra preparando la torta di banane.

Consigli contro lo spreco

Piatti che invitano alla convivialità, ma i grandi sprechi di cibo avvengono proprio in coincidenza con le festività: per paura di trovarsi con cibo insufficiente se ne compra troppo.

A tale proposito la FAO ha stilato un breve elenco di consigli per evitare lo spreco di cibo.

Infine una riflessione. Ricordiamo sempre che avere abbastanza cibo – che sia solo per noi o che sia da condividere con le persone care – non è una cosa scontata, è un privilegio negato a molti. Quindi non sprechiamolo.

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