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Green refinery: arrivato a Venezia il primo carico di olio vegetale

La produzione di biocarburanti inizierà da aprile 2014 e crescerà progressivamente a fronte dell’entrata in esercizio dei nuovi impianti e che saranno completati entro fine 2015

Green refinery: arrivato a Venezia il primo carico di olio vegetale(Rinnovabili.it) – Nella darsena veneziana della raffineria Eni è ormeggiata un’imbarcazione speciale. E’ la Orinoco Star, la nave contenente contenete il primo carico di olio vegetale destinato alla Green Refinery, la nuova bioraffineria di Porto Marghera. L’imbarcazione è entrata nel porto veneto lo scorso sabato ed è pronta ora a scaricare le ben 22mila tonnellate di olio di palma provenienti dall’Indonesia.

 

Il progetto è improntato su una ricerca di sostenibilità a 360 gradi a partire dalla certificazione dello stesso olio indonesiano. La materia prima della raffineria, spiega l’Eni, è ottenuta in piena osservanza della normativa comunitaria che prevede la dotazione di:

 

 

  • Certificazione ISCC – attesta la riduzione delle emissioni dei gas serra, la coltivazione effettuata in terreni non caratterizzati da alta biodiversità e alta capacità di sequestrazione di carbonio, adozione di pratiche culturali avanzate per la protezione di suolo, acqua e aria, rispetto dei diritti umani, del lavoro e di proprietà dei terreni.

  • Certificazione 2BSvs  – attesta la riduzione delle emissioni dei gas serra, la coltivazione effettuata in terreni non caratterizzati da alta biodiversità e alta capacità di sequestrazione di carbonio, adozione di pratiche culturali avanzate per la protezione di suolo, acqua e aria, redazione di un bilancio di massa e controllo dei partner economici.
  • Roundtable on sustainable Biofuel (versione EU-RED) – riduzione emissioni del ciclo di vita rispetto a combustibili fossili, rispetto dei diritti umani e standard di lavoro,  contributo allo sviluppo locale e rurale e alla sicurezza alimentare delle aree interessate,  eliminazione degli impatti negativi sull’ambiente in particolare su biodiversità ed ecosistemi, mantenimento della produttività dei suoli e della qualità delle acque e dei diritti esistenti sui terreni.

La produzione di biodiesel inizierà da aprile 2014 e crescerà progressivamente a fronte dell’entrata in esercizio dei nuovi impianti e che saranno completati entro fine  2015. Ogni unità produttiva della bioraffineria non è altro che la riconversione di unità esistenti e fino a qualche mese fa utilizzate per la produzione di carburanti convenzionali da petrolio grezzo; tale riconversione è stata resa possibile attraverso l’applicazione della tecnologia ECOFININGTM, ideata e sviluppata da Eni insieme alla società americana UOP ed in grado di produrre biocarburanti di elevata qualità a partire da biomasse oleose mediante l’utilizzo di idrogeno. Ciò significa che la bioraffineria potrà in futuro processare anche i grassi animali, gli oli esausti di cottura e quelli provenienti da alghe e rifiuti.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.