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Village Mountain: montagne alveari nel futuro delle città cinesi

Le Village Mountain propongono un nuovo modello di sviluppo urbano cinese dove residenze e agricoltura convivono nella struttura alveare delle nuove torri

1 Village Mountain(Rinnovabili.it) – Un team di architetti cinesi ha proposto un’insolita soluzione per risolvere il duplice problema della sovrappopolazione delle città cinesi e della mancanza di terreni agricoli per sfamare questa moltitudine di persone, attraverso le “village mountain”.

 

Il progetto dal titolo “village mountain” trasformerebbe il normale concetto di grattacielo in una vera e propria montagna alveare, al cui interno troverebbero posto le residenze dei cittadini e gli spazi per la coltivazione agricola.

A firmare il progetto sono gli architetti dello studio Standardarchitecture che hanno immaginato di inserire nelle torri piramidali, una serie di spazi esagonali molto simili alla tipica struttura cellulare degli alveari, per sviluppare un nuovo modello urbano di convivenza tra campagna e città.

Il problema della sovrappopolazione delle città  è una delle numerose questioni che hanno coinvolto la Cina negli ultimi anni, ponendo la nazione di fronte a importanti decisioni.

 

2 Village Mountain

 

Il progetto “village mountains”, presentato alla 5a bi-city biennale di urbanistica e architettura (UABB) di Shenzhen, propone una soluzione originale ad un problema concreto. A differenza dei tradizionali appartamenti interni ai grattacieli, le sezioni esagonali all’interno dell’alveare delle Village Mountain, sarebbero vendute a metro cubo, lasciando la possibilità a ciascun inquilino di personalizzare completamente la costruzione della propria casa all’interno dell’alveare acquistato “alveare”.

Accanto agli appartamenti troverebbero poi posto le aree dedicate alla coltivazione diretta, per consentire la sussistenza degli abitanti delle Village Mountain liberando il terreno sottostante.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.