Cavi sottomarini: un mercato in crescita la cui evoluzione è sottolineata in un rapporto della Navigant Research intitolato Submarine Electricity Transmission
(Rinnovabili.it) – Cresce la domanda mondiale di energia e di pari passo il sistema deve adeguarsi alle nuove necessità. Per questo uno studio della Navigant Research ha analizzato il settore scoprendo che nel mondo è in costante crescita la richiesta di collegamenti sottomarini per riuscire a trasportare in più posti possibili l’energia elettrica. I paesi che producono energia offshore da impianti eolici o di sfruttamento delle risorse marine, ad esempio, hanno bisogno di cavi per interconnettere le proprie stazioni con la terraferma.
Con l’avanzare della tecnologia aumenta però anche la necessità che i collegamenti con i continenti siano adeguatamente performanti. Secondo il documento, intitolato “Submarine Electricity Transmission”, il numero di cavi sottomarini istallati crescerà passando dai 110 registrati nel 2013 a 304 entro il 2023.
“Solo poche aziende hanno la capacità di costruire e installare i cavi sottomarini ad alta tensione, e la catena di approvvigionamento ristretto per questi prodotti altamente specializzati e costosi ha limitato la crescita del settore in passato”, dice Bob Lockhart, direttore della ricerca di Navigant Research. “Le cose stanno cambiando, con operatori di mercato provenienti da altri settori e altre regioni del mondo cominciano a intervenire per assorbire l’eccesso di domanda.”
La crisi economica degli ultimi anni ha causato il rallentamento del numero delle istallazioni energetiche ma governi e organizzazioni stanno favorendo la connessione sottomarina via cavo di impianto offshore alla terraferma in modo da incrementare nel mix nazionale la quota i elettricità proveniente da fonte green a vantaggio dell’economia e della riduzione di inquinanti.