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Ambiente, l’Ue chiude 4 procedure d’infrazione per l’Italia

Orlando: “L'azzeramento delle procedure d'infrazione europee non è soltanto una questione di credibilità del Paese ma riguarda l'evoluzione di tutte le nostre politiche ambientali"

Ambiente, l’Ue chiude 4 procedure d’infrazione per l’Italia

(Rinnovabili.it) – Migliora la posizione italiana sul fronte della normativa europea. Bruxelles ha infatti notificato lo scorso venerdì d’aver chiuso definitivamente quattro procedure d’infrazione a carico del Belpaese che si riallinea così alle direttive comunitarie in tema ambientale. Gli iter che hanno trovato soluzione riguardavano il recepimento dei provvedimenti europei su acque di balneazione, batterie usate, inondazioni e nitrati. Come spiegato Joe Hennon, portavoce del commissario Ue per l’Ambiente Janez Potocnik, la decisione dell’esecutivo di ritirare le quattro procedure segue la verifica da parte dell’esecutivo Ue della trasposizione delle relative direttive all’interno della legislazione italiana.

 

“Le quattro procedure d’infrazione su questioni ambientali chiuse definitivamente oggi a Bruxelles sono una notizia positiva per l’Italia”, ha commentato il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando. “Il lavoro impostato in questi mesi dal ministero, grazie anche alla collaborazione del ministro Moavero, cui va il mio ringraziamento, si è costantemente sviluppato con l’obiettivo di ridurre sensibilmente il numero delle procedure aperte nei nostri confronti negli anni passati. In un’audizione alla Camera dello scorso settembre avevo detto di essere fiducioso che questo impegno avrebbe  portato dei risultati. Incoraggiati dalle decisioni di Bruxelles, continueremo a lavorare in questa direzione con la consapevolezza che l’azzeramento delle procedure d’infrazione europee  non è soltanto una questione di credibilità del Paese ma riguarda l’evoluzione di tutte le nostre politiche ambientali”.