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Close The Gap: come riempire un “vuoto” urbano di New York

Annunciati i vincitori del concorso indetto da d3 e Transportation Alternatives, che trasformerà l'east waterfront di Manhattan, in un nuovo sistema sostenibile.

(Rinnovabili.it) – L’associazione d3 e la Transportation Alternatives hanno finalmente annunciato i vincitori della competizione internazionale “Close the Gap”, una sfida tra architetti, pianificatori, designer e paesaggisti di tutto il mondo, per riprogettare i 22 isolati di “vuoto” urbano lungo l’East River Greenway della città di New York City. Visto che la richiesta di alloggi per l’isola di Manhattan è in costante crescita, l’esigenza di colmare il vuoto presente lungo il waterfront con una rete di infrastrutture, alloggi, aree commerciali e sistemi a verde era orami doverosa. Il concorso Close the Gap è solo la punta dell’iceberg di numerosi anni di ricerca e discussione, che ha basato la riqualificazione dell’area su alcuni principi fondamentali: la creazione di un tessuto nuovo di connessione tra il vecchio ed il nuovo, la pianificazione di una rete di mobilità pedonale ed elettrica capace di fornire un nuovo collegamento con la città, la previsione di parchi urbani e corridoi verdi per mitigare la grande densità abitativa dell’isola, il tutto mediante l’uso di materiali e tecnologie innovative.

Il primo premio è stato condiviso da due studi di progettazione, gli americani Arch.etal e gli austriaci pla.net Architects; entrambi hanno saputo interpretare al meglio le richieste espresse dal concorso, proponendo, nel primo caso, un nuovo tessuto urbano di integrazione con le infrastrutture pre-esistenti e, nel secondo caso, una nuova rete di collegamenti pedonali e ciclabili attraverso i diversi spazi aperti del waterfront affiancati dalle postazioni per la produzione di energia pulita dal sole.

Il terzo premio è andato a North Design Office, uno studio canadese, per il progetto Edge Effects, dove la copertura energetica dell’area avviene mediante lo sfruttamento del moto ondoso del canale con delle micro pale eoliche installate sotto i pontili.

Numerose le menzioni d’onore tra le quali anche una collaborazione italia/USA con lo studio Metarchitects/Zurita Architects, con Floating Relations una fitta rete di piattaforme flottanti dotate di essenze per la fitodepurazione, in grado di ridurre l’inquinamento ambientale del corso d’acqua.


L’iniziativa Close the Gap è l’ultima di una lunga serie di interventi che hanno portato la Transportation Alternatives in prima linea sul tema della mobilità sostenibile per il PlanNYC, il progetto di riqualificazione della città di New York City.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.