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L’Energia dell’Italia: la voce di chi vuole crescere e cambiare

Grande successo, a Roma, per l’evento organizzato da ANTER e dedicato a chi trasforma la crisi in un’opportunità di crescita. L'intervista al Presidente Antonio Rainone

Un festival interattivo sulla crescita personale e lo sviluppo energetico dedicato a tutte quelle persone che, senza essere famose e nonostante varie difficoltà, lavorano ogni giorno per costruire il cambiamento e il futuro del nostro Paese. Stiamo parlando di “L’Energia dell’Italia”, l’evento organizzato dall’Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili (ANTER) lo scorso sabato 5 novembre a Roma che, come dichiarato dal Presidente di ANTER, Antonio Rainone, con cui abbiamo avuto il piacere di confrontarci, è stato “l’occasione per raccontare e dar voce all’Italia migliore, alle persone che non si arrendono alla crisi e la trasformano in un’opportunità di crescita e cambiamento. Un evento dedicato a chi non si arrende ed è ancora capace di immaginare il futuro”.
All’iniziativa, le cui 30 tonnellate di CO2 complessivamente prodotte dalla sua realizzazione sono state ridotte e compensate contribuendo alla creazione e alla tutela di 9.000 nuovi metri quadrati di foresta in crescita in Costa Rica, ha partecipato anche il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, convinto che lo sfruttamento delle energie rinnovabili rappresenti un’opportunità importante a livello occupazionale, soprattutto per i più giovani. “In questo campo – ha detto – l’Italia può giocare un ruolo fondamentale, aiutata fortemente dalla sua posizione geografica”.

Tante le storie presentate: dal progetto dell’Istituto Italiano di Tecnologia per dare la vita a un robot umanoide alla storia di uno dei 12 italiani su oltre 60.000 dipendenti che lavorano nella sede californiana di Google; dalle ricerche di medicina anti-invecchiamento condotte sugli astronauti dell’ESA al casco in grado di leggere la mente, ideato da un giovane ingegnere italiano. Tanti, dunque, anche i protagonisti.

Presidente Rainone, chi sono i protagonisti dell’energia in Italia?
Credo che oggi possiamo considerare protagonisti dell’energia tutti quei soggetti e quelle persone che stanno lavorando per costruire un futuro in cui l’energia sia pulita e sostenibile. Sono protagonisti dell’energia quei cittadini che vogliono un’energia meno cara, un’aria più pulita e un ambiente migliore per i propri figli. E lo sono anche i quasi 100.000 iscritti ad ANTER, grazie ai quali la nostra associazione è oggi una delle realtà di primo piano per la promozione delle energie rinnovabili.

L’On. Gianfranco Fini ha dichiarato che le energie rinnovabili sono un’opportunità importante a livello occupazionale, soprattutto per i più giovani. Crede che questa sia una convinzione fatta propria da tutto il mondo politico?

Vorrei citare due dati, per dare dimensioni e concretezza all’opportunità rappresentata dalle energie rinnovabili in questo senso: in Italia è stata stimata una crescita occupazionale nel settore fotovoltaico del 100% nel quinquennio 2010-2015 e la creazione di oltre 30.000 posti di lavoro nei prossimi 2/3 anni. Tutto ciò rappresenta una straordinaria opportunità per il Paese, ma anche un banco di prova per il mondo politico che, come ha ricordato sabato il presidente Fini nell’intervento con cui ha aperto il festival, dovrà dimostrare di essere in grado di raccogliere la sfida rappresentata dalle rinnovabili che oggi sono un’opportunità di crescita per il Paese e, citando le parole del presidente Fini, “un modo per uscire dalla crisi e guardare oltre l’orizzonte”.

Quanto è stato fatto e quanto sarebbe ancora da implementare?
Sabato abbiamo presentato il “Manifesto per le energie rinnovabili” di ANTER, un documento in cui tra le altre cose chiediamo alla politica di non far mai mancare il sostegno alla diffusione di queste forme di energia pulita perché, al di là del valore economico, questo cambiamento riguarda l’ambiente e la salute di ognuno di noi. È in questo senso che auspichiamoil rafforzamento degli incentivi per la diffusione di impianti domestici, condominiali fino a 20 kW e di quelli riservati al comparto delle PMI fino a 50 kW, che rappresentano il vero tessuto economico del nostro Paese e che anche attraverso la riduzione dei costi energetici possono migliorare la loro competitività.

Negli ultimi anni c’è stato un boom delle rinnovabili. Secondo lei, quanto ha influito la crisi in questo percorso ascendente?
Non credo che questi due fenomeni siano in realtà legati fra loro. Il fatto che uno dei momenti di massimo sviluppo di questo settore coincida con una crisi come quella attuale non deve indurre ad associazioni facili, ma distanti dalla realtà. Le energie rinnovabili sono progredite costantemente fino ad arrivare al livello di crescita attuale; invertirei il rapporto, piuttosto: non le rinnovabili come conseguenza della crisi ma come uno dei possibili strumenti per uscirne. (Chiara Zaccherotti)