La Regione Lazio annuncia il sì al finanziamento della pista ciclopedonale lungo il fiume Tevere, dal GRA al Mare di Ostia
Riqualificare il Tevere, renderlo arteria pulsante della città, vivibile e vivente come avviene in tante capitali europee. Passeggiare lungo le sue sponde, percorrerlo quotidianamente da casa al lavoro, pedalare, fermarsi ad ammirare il panorama lungo il quale scorre, risalirlo o ridiscenderlo per fermarsi nelle aree archeologiche centrali come quella dei Fori fino a quelle di Ostia Antica, o dell’Antico Porto di Traiano e della sua Necropoli. Buone notizie: il finanziamento per la costruzione e il prolungamento della pista ciclopedonale lungo il Tevere, che da Castel Giubileo arrivi ad Ostia, sono stati ripristinati.
Nonostante l’approvazione della pista nei piani della ciclabilità comunale e provinciale del 2012, la giunta Polverini ne aveva bloccato il finanziamento. E oggi la Regione Lazio con la giunta Zingaretti cambia rotta: lo ha annunciato ieri l’Assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti Michele Civita, presente all’incontro organizzato dalle Associazioni Ideeincorsa e Territorio Roma, dal Coordinamento Arginiamo e dal Movimento Pedalando, promotrici di un documento e un progetto volto alla riqualificazione/realizzazione della pista. Sarà l’Aremol, – Agenzia per la Mobilità della Regione Lazio– a finanziare il progetto da 1,7 milioni di euro, una volta che questo sarà trasferito alla Regione dal Comune di Roma. Si tratta di un importante punto di svolta per il Tevere e proprio la mobilità sarebbe la chiave per la riqualificazione del fiume, come sostiene l’Assessore Civita. Presente all’incontro anche Estella Marino, l’Assessore capitolino all’Ambiente che ha sottolineato come oltre al tema della sicurezza e della manutenzione del Tevere sia «fondamentale concentrarsi sulla prevenzione, nonostante le difficoltà economiche del momento» basti l’esempio delle ingenti spese dopo i danni causati dalla piena del fiume dello scorso anno.
Pippo La Cognata di Ideeincorsa lancia l’appello: «la fruizione reale è la vera soluzione per riavvicinare romani e non al Tevere ». Il paradosso di un patrimonio di inestimabile valore, che sarebbe in grado di connettere il patrimonio dell’antico -dal Campo Boario a Castel Sant’Angelo fino a Ostia Antica– alle realtà del moderno, – con il Mattatoio, la Fiera di Roma, il Parco Leonardo-, ma che vive oggi separato dal tessuto urbano. «E’ un’anomalia inconcepibile per le altre grandi capitali europee che ne hanno fatto il centro della città, basti pensare alla Senna o al Tamigi», dice La Cognata. Nel terzo tratto, si dovrà completare poi la pista ciclopedonale su ambo i lati del fiume prevedendo il loro collegamento mediante la realizzazione di una passerella ciclopedonale –proposta all’altezza della Fiera di Roma- e l’uso del Ponte della Scafa. Si legge sul documento redatto dalle Associazioni. Importante la proposta della pista ciclopedonale per raggiungere gli Scavi di Ostia Antica così come la Necropoli e il Porto di Traiano. Patrimoni archeologici che se ben collegati potrebbero veramente essere a portata di tutti.
La riqualificazione passa anche attraverso «il rilancio di soste attrezzate con parcheggi, punti ristoro, centri assistenza e servizio di bici, il tutto non solo per i romani ma anche per tornare a valorizzare la vocazione turistica dei casali agricoli, il rilancio del turismo rurale». Necessario dare un’alternativa al turismo, che non sia più solo ed esclusivamente quello dai pullman. La pista ciclopedonale significherebbe una maggiore garanzia per la mobilità di migliaia di pendolari che da Acilia e da Ostia, ad esempio, potrebbero agilmente raggiungere in bici Roma a scapito del mezzo privato. Significherebbe consegnare agli abitanti di Vitinia, Acilia, Dragona, Dragoncello, Centro Giano, Ostia e Ostia Antica un modello di mobilità urbana nuovo.
Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio, intervenuto ieri, ha messo l’accento sulla questione della depurazione del fiume e della sua navigabilità -che hanno tutte le città europee-, affinché il Comune torni ad investire nel settore. Di grande importanza, ha sottolineato Perlati, anche «il Parco Interregionale del Tevere con i 200 luoghi di interesse storico o naturalistico da rilanciare, 60 prodotti tipici, 80 sagre e attività: tutte realtà che possono essere un volano per la Regione». E se Rino Bianchi del Coordinamento Arginiamo ha parlato del Tevere quale «elemento che può abbattere le barriere» -come sono i quartieri di Roma troppo spesso isolati tra loro – e di come, in questo momento storico, Roma e i suoi dintorni abbiano bisogno di coesione, l’Associazione Ostia in Bici- FIAB – ex XIII Municipio, oggi X – rilancia l’appello affinché l’isolamento di Ostia cessi. Da Tor di Valle alla Fiera di Roma sarebbero 14 km i senza pista; con l’assurdità di Ostia e Ostia Antica non raggiungibili tra loro in bici, e il disagio di migliaia di abitanti isolati, mal collegati o non collegati affatto. Che l’incontro di ieri sia di buon auspicio per la realizzazione della pista ciclopedonale lungo il Tevere.