Il documento supporterà i Comuni rispetto all’assegnazione del servizio di raccolta della frazione tessile, al fine di massimizzare il risultato e raggiungere gli obiettivi di legge
(Rinnovabili.it) – Anci e Conau (Consorzio Nazionale Abiti e Accessori usati) mantengono l’impegno sottoscritto lo scorso marzo e presentano “Linee guida per l’affidamento del servizio di raccolta differenziata della frazione tessile”. Il documento nasce dall’esigenza di omologare le modalità di effettuazione della raccolta dell’abbigliamento e prodotti tessili sul territorio nazionale e di supportare al meglio i Comuni rispetto alla possibile assegnazione di tale servizio, al fine al fine di massimizzare il risultato e raggiungere gli obiettivi di legge.
Ad oggi, infatti, in Italia, la raccolta la differenziata della frazione tessile ammonta a circa 2 Kg procapite, un dato ben al di sotto della media di altri Paesi e parecchio distante dalla media tedesca di 7 Kg procapite l’anno. In diversi contesti territoriali italiani risulta decisamente non adeguata rispetto ai prefissati obiettivi complessivi di raccolta differenziata, ammontando complessivamente a soli 1,3 Kg/abitante/anno pari a 80.000 tonnellate: 0,24% sul totale dei rifiuti solidi urbani e fino all’1% della frazione secca. Grazie all’accordo firmato lo scorso anno tra i due enti, si stima che il dato potrebbe arrivare a triplicare e raggiungere presto i 3-5 kg/abitante/anno, pari a circa 240.000 tonnellate complessive. Le linee guida prodotte dal tavolo tecnico e pubblicate ieri sul sito dell’Anci, riportano sia le specifiche sulle caratteristiche del servizio, sia i requisiti di ammissione per gli appaltatori che i criteri di aggiudicazione.