Una parete che biofiltra l'aria, esterna e interna, mentre riduce la temperatura e migliora il comfort indoor
(Rinnovabili.it) – Un rimedio verde contro la cosiddetta Sick Building Syndrome, o Sindrome dell’Edifico Malato, termine con cui si descrivono una serie di sintomi riportati dagli occupanti dell’edificio stesso a causa di una cattiva qualità dell’aria indoor. A scrivere la cura per questa nuova e speciale affezione è l’Università di Siviglia che ha, attraverso il progetto battezzato non a caso Terapia Urbana, sperimentato in casa propria un giardino verticale attivo. Definita come la prima nel suo genere in tutta Europa, questa innovativa parete vegetale unisce i benefici delle tradizionali “green wall” passive alle funzionalità dei sistemi di ventilazione. L’ateneo spagnolo ha sperimentato in prima persona la soluzione istallando sedici metri di parete vegetale nella sala d’ingresso del Collegio di Ingegneria Agraria. L’istallazione è in grado di agire come un biofiltro, purificando l’aria sia all’interno che all’esterno dell’edificio, e come un sistema di raffreddamento evaporativo.
Ridurre la temperatura a 10 °C Il professore Antonio Franco Salas, uno dei promotori di questa iniziativa, spiega il funzionamento: l’aria al di fuori delle aree dell’edificio o dei piani più alti dello stesso è forzata a passare attraverso una serie ventilatori, all’interno del giardino verticale, perdendo, durante il passaggio, calore, aumentando la sua umidità, ed eliminando la polvere, il polline e i gas organici volatili presenti grazie al sub-strato poroso di cui è dotata la parete. Secondo Salas, la riduzione di temperatura può arrivare fino a 10 °C. Inoltre, la superficie di vegetazione ha un sistema di sensori che consente il monitoraggio in tempo reale dei flussi d’aria coinvolti nel processo e lo stato della vegetazione, dalla misurazione di vari parametri quali umidità e temperatura dell’aria, il pH e conducibilità elettrica dell’acqua.