Un team di ingegneri di Yale ha sostituito silicio e acciaio inox con vetri metallici massivi, leghe resistenti e in grado di essere facilmente modellate in naostrutture
(Rinnovabili.it) – Le celle a combustibile diventano piccole, anzi piccolissime. Grazie al lavoro condotto da un team di ingegneri di Yale, la nuova generazione di fuel cell perde parecchie taglie e rende molto più a portata di mano il sogno di un elettronica portatile alimentata in maniera efficiente, durature ed eco-friendly. I componenti principali del nuovo dispositivo sono realizzati in vetri metallici massivi (BMG), leghe metalliche flessibili, più durevoli tuttavia rispetto ai componenti normalmente impiegati in una fuel cell, ovvero silicio e acciaio inox. Il silicio è un semi-conduttore fragile e l’acciaio inossidabile è soggetto a corrosione, il che significa che hanno bisogno entrambi di rivestimenti speciali, che fanno lievitare i costi di produzione. I vetri metallici massivi, sostengono i ricercatori, risolvono questi problemi.
I BMG possono essere finemente modellati mediante un processo di fabbricazione relativamente efficiente ed economico, simile a quelli utilizzati nella formatura plastica. “Queste leghe metalliche amorfe sono materiali sorprendenti che possono essere facilmente modellati in nanostrutture, grandi e piccole, mantenendo tuttavia stabili le proprietà per una vasta gamma di applicazioni elettrochimiche”, ha spiegato André D. Taylor, assistente professore di ingegneria chimica e ambientale alla Yale School of Science Engineering & Applied. Il prototipo realizzato funziona perfettamente e ora il team di ricercatori si sta tentando di aumentare l’efficienza della cella.