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Acqua, l’Unione Europea la proteggerà così

La Commissione presenta il Piano per la salvaguardia delle risorse idriche comunitarie. Obiettivo? Assicurare un buono stato delle acque entro il 2015

(Rinnovabili.it) – Garantire che la disponibilità di acqua di buona qualità sia sufficiente a soddisfare le esigenze dei cittadini, dell’economia e dell’ambiente. Questa la mission del nuovo Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee, presentato oggi dalla Bruxelles. Le politiche messe in campo fino ad oggi dagli Stati membri non hanno soddisfatto le aspettative della Commissione mancando sia l’obiettivo di garantire acque di buona qualità che quello di assicurare quantità sufficienti. La scarsità d’acqua  che si sta diffondendo in tutta Europa e il numero elevato si Stati membri colpiti sempre più spesso da alluvioni e altri fenomeni estremi, sottolinea, oggi più che mai, la necessità d’intensificare gli sforzi comunitari per poter affrontare sfide già note e future e raggiungere l’obiettivo di un buono stato delle acque entro il 2015.

 

“Il Piano – ha affermato il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik – dimostra che siamo consapevoli dei nostri problemi e che disponiamo di una solida piattaforma per affrontarli. È il momento di intervenire concretamente per sfruttare al meglio il potenziale della legislazione in vigore e dare spazio a soluzioni innovative nell’ambito delle politiche idriche e dell’industria delle acque. È necessario mirare a un equilibrio sostenibile tra la domanda e l’offerta di acqua, senza dimenticare le esigenze dei cittadini e degli ecosistemi naturali da cui dipendono”.

 

Ciò dovrà tradursi, in parole semplici, in una migliore attuazione della politica idrica dell’UE sfruttando tutte le opportunità date nel quadro della legislazione in vigore e in una maggiore integrazione con gli altri settori strategici correlati, come l’agricoltura, la pesca, le energie rinnovabili, i trasporti e i Fondi di coesione e strutturali; il Piano propone inoltre colmare le attuali lacune, in particolare in merito agli strumenti necessari per incrementare l’efficienza idrica, prevedendo che gli Stati membri stabiliscano degli obiettivi in materia di contabilità delle acque e di efficienza idrica e che vengano elaborati degli standard per il riutilizzo delle acque.