Il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti ha esposto gli obiettivi della nuova Strategia energetica nazionale nel corso di un'audizione alla Camera dei Deputati
(Rinnovabili.it) – La nuova Strategia Energetica Nazionale sarà pubblicata a breve. Lo fa sapere il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, nel corso di un’audizione alla Camera mentre nuove indiscrezioni trapelano sul testo della bozza. Secondo quanto anticipato dall’agenzia di stampa AGI, le intenzioni contenute nel piano governativo sono quelle di rivedere in salita tutte le percentuali “verdi”, fino al punto di destinare alle fonti rinnovabili lo spazio di prima voce d’approvvigionamento nel mix elettrico del 2020.
Per riuscirvi il Governo punterebbe sia a ridurre del 24% i consumi energetici primari e sia a iniettare nuova linfa nell’attuale sistema energetico, investendovi 180 miliardi di euro. Nel dettaglio l’incidenza delle green energy nazionali (termiche ed elettriche) dovrà raggiungere al 20% sui consumi finali e al 23% sui consumi primari, mentre vedrebbe di pari passo una riduzione dall’86% al 76% dei combustibili fossili e un progressivo taglio della dipendenza dall’estero. Come? Il documento, che stando a quanto riferito da De Vincenti sarà sottoposto a consultazione pubblica, suggerisce di aumentare lo sfruttamento delle riserve nazionali di idrocarburi, ed indicando cinque zone in Italia ad elevato potenziale di sviluppo: la val Padana, l’Alto Adriatico, l’Abruzzo, la Basilicata e il Canale di Sicilia.