Messi a disposizione degli ‘operatori pubblici’ i BER per un confronto sugli aspetti tecnici e procedurali
Due giorni dedicati all’incontro con imprese edili e P.A., per un confronto serrato sulle nuove strategie regionali che, sulla base del pacchetto Europa 20–20–20, possano centrare gli obiettivi di efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia – sono questi i punti principali da cui è partito il ‘Campus Energia 2011’, un maxi-convegno orientato proprio al supporto tecnico e normativo dei decisori pubblici e alla diffusione generale degli scenari, delle problematiche e delle opportunità comprese nell’ambito energetico nazionale ed europeo.
Il Campus in particolare,– organizzato nella sede romana dell’Enea in collaborazione con il MSE – ha messo a disposizione per i rappresentanti delle istituzioni regionali, i Bilanci Energetici Regionali (BER) elaborati dalla stessa Agenzia Nazionale per una panoramica dello stato energetico – economico delle aree territoriali nazionali, attraverso cui è stato poi possibile intavolare un dialogo, tra gli operatori pubblici, sull’analisi degli aspetti finanziari, amministrativi e procedurali che abbiano pesato sul rallentamento degli interventi strutturali legati, nello specifico, al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Proprio per garantire un maggior supporto alle amministrazioni che vogliano acquisire un quadro conoscitivo della loro struttura energetica e delle strategie di Burden Sharing regionale, l’Enea ha poi presentato il SIER (Sistema Informativo Energetico regionale), uno strumento in fase di elaborazione che sarà a disposizione degli enti pubblici per consentire l’accesso ad un grande bacino di dati economici e strutturali “omogeneizzati”, specifici della loro realtà territoriale (come gli indicatori di efficienza energetica e del catasto delle emissioni inquinanti). Secondo Massimo Giordano, assessore allo sviluppo economico e dell’energia per il Piemonte e rappresentate della Conferenza Stato Regioni “è importante l’adozione delle politiche regionali in materia di efficienza energetica e lo sviluppo delle energie da FER, soprattutto nell’ottica delle politiche comunitarie legate ai Fondi Strutturali Europei e al Programma Europa 2020. Buone iniziative regionali possono essere incisive anche sul piano nazionale in quanto rappresentano il giusto punto di incontro tra l’ente provinciale, di visione troppo ristretta, e quello statale, poco attento alle realtà territoriali. “Attraverso una buona incentivazione energetica – continua Giordano – si possono stimolare politiche di ricerca e innovazione che moltiplicherebbero il virtuosismo regionale e nazionale e, attraverso il sostegno alle PMI, si trasformerebbero in politiche industriali”.
Nel corso dell’appuntamento non è mancato anche un confronto sulle recenti problematiche relative al sistema normativo nazionale in materia di rendimento energetico degli edifici e sul tema della detrazione fiscale del 55%. Quest’ultimo aspetto in particolare, per Gianpaolo Valentini (ricercatore ENEA), ha consentito di abbattere del 50% i consumi degli edifici dove sono stati realizzati interventi di riqualificazione energetica (un milione di opere realizzate a fine 2010 dall’entrata in vigore della detrazione). “Dobbiamo utilizzare tutte le opportunità che abbiamo” – ha sottolineato Piero Lacorazza, Presidente della Provincia di Potenza – “il Poin Energia che l’Unione Europea destina alle aree del Mezzogiorno e il Fondo Europeo per l’efficienza energetica sono indirizzati proprio a investimenti in edilizia, trasporti e innovazione d’impresa. Il Fondo, in particolare, mette a diposizione 265 milioni di euro per progetti cofinanziati tra imprese e istituzioni locali”. “Ma bisogna incentivare i consumatori a rinnovare – conclude Lacorazza – per questo chiediamo che, nel prossimo Decreto per lo Sviluppo, siano previsti sgravi fiscali del 55% per le ristrutturazioni di efficienza energetica”.