La Giunta veneta intende realizzare uno strumento di valutazione condiviso e convergente tra i principali soggetti che intervengono nel procedimento autorizzatorio
(Rinnovabili.it) – I nuovi impianti idroelettrici realizzati in Veneto dovranno rispondere a precisi requisiti in termini di salvaguardia alla componente paesaggistica. Per tale motivo la giunta regionale ha disposto la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto (Ministero per i beni e le attività culturali) atto a definire le modalità operative per l’istruttoria di impianti idroelettrici sul territorio. Il protocollo fornirà, a coloro che presiedono il procedimento autorizzatorio, indicazioni di carattere tecnico e procedurale che potranno contribuire a far coesistere in maniera sostenibile i fabbisogni energetici con le esigenze di tutela del paesaggio e di conservazione della qualità degli ecosistemi fluviali. Questo nuovo strumento di valutazione avrà l’onere di sintetizzare i diversi interessi pubblici coinvolti e tutelati e di fornire al soggetto privato gli elementi tecnici necessari per la progettazione degli impianti idroelettrici.
“Al Veneto è stato assegnato un obiettivo pari al 10,3%, rappresentante la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia al 2020– fa rilevare dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte -”. “Nel quadro energetico nazionale l’idroelettrico costituisce quasi il 63% della produzione elettrica nazionale da fonti rinnovabili nel 2010. Anche a livello veneto – aggiunge Conte – l’idroelettrico rappresenta più del 90% sul totale delle fonti rinnovabili e il 33,9% sul totale della produzione elettrica regionale nel 2010. Ma gli obiettivi di incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili devono integrarsi con la salvaguardia degli ecosistemi fluviali e del paesaggio”.