Per la ‘Federazione Industrie’ non ci sono sufficienti motivazioni economiche, sociali o industriali per mettere in dubbio una proroga della detrazione fiscale
“Si tratta di una misura di politica industriale di rilevante positivo e verificato riscontro sotto vari aspetti – prosegue la missiva – che andrebbe rinnovata ed, anzi, ampliata a taluni settori attualmente esclusi. Il mondo industriale mal comprenderebbe dunque una mancata conferma del bonus, pur consapevole degli stringenti vincoli di bilancio.”
Secondo Finco, lo “sgravio fiscale” andrebbe inoltre stabilizzato fino al 2020 con qualche modifica relativa al suo decremento percentuale (non inferiore comunque al 41%) anche perché gli effetti positivi determinati dal bonus sull’economia nazionale sono sotto gli occhi di tutti ed una sua possibile proroga continuerebbe a stabilire un trend favorevole anche nei prossimi anni.
“Se invece il rinnovo venisse negato – conclude la Federazione Industrie – si determinerebbe l’interruzione del processo di innovazione tecnologica e di efficientamento energetico in atto; si verificherebbe un’inversione di rotta per quanto riguarda il crescente risparmio energetico , la riduzione di emissioni di CO2 e la sempre più diffusa cultura ambientale. In ultimo, ma non per ordine di importanza, il mancato rinnovo provocherebbe un aggravio per le casse dello Stato a partire dal 2011, anche sottoforma di cassa integrazione.”