Un team di ricercatori della Soongsil University di Seul ha prodotto una nuova tipologia di finestra intelligente, capace in pochi secondi di passare dalla completa trasparenza alla completa opacità.
Come l’industria delle costruzioni determina una percentuale importanti nelle emissioni nocive in atmosfera, così nell’involucro edilizio uno dei problemi più rilevanti nella gestione dell’efficienza energetica è il controllo del sole nella sua interazione con l’edificio. Ovviamente in questi termini, le finestre si collocano al primo posto nelle problematiche legate alle temperature interne. Quando non è possibile intervenire introducendo dei brise solei o dei sistemi ombreggianti in facciata, la capacità di controllo della trasparenza delle aperture gioca un ruolo determinante. Abbiamo già avuto modo di parlare di sistemi particolari che vengono applicati sulle superfici vetrate modificandone la trasparenza o addirittura trasformandole in elementi di produzione energetica e fotovoltaica. Tuttavia, esiste una vasta gamma di “finestre intelligenti” capaci autonomamente di scurirsi o modificare la propria trasparenza riflettendo al luce del sole in estate e tornando alla piena trasparenza nel periodo invernale. Fino ad ora però, questa speciale tecnologia comportava alcuni inconvenienti come l’alto costo, un deterioramento molto rapido e l’utilizzo di materiali nocivi nei processi produttivi.
La risposata a questi problemi è stata individuata dai ricercatori della Soongsil University di Seul che hanno sviluppato un nuovo prototipo. La realizzazione della nuova finestra “intelligente” avviene mediante l’uso di uno speciale polimero che, combinato con controioni e con solventi adeguati, quali ad esempio il metanolo, permetteranno la realizzazione di vetri più stabili, resistenti e soprattutto economici. “Secondo la nostra esperienza, un comportamento così estremo nella conformazione ottica della finestra è senza precedenti”, affermano gli autori stessi, “ questi nuovi sistemi forniranno la possibilità di controllare e ridurre notevolmente i consumi energetici sul riscaldamento e sul raffreddamento delle nostre abitazioni”.