Con le attuali politiche il paese otterrà un risparmio di 50 TWh contro il potenziale stimato di 150 TWh. I consigli? Puntare su illuminazione e settore residenziale
(Rinnovabili.it) – Le politiche britanniche non riusciranno a garantire il volume di efficienza energetica di cui il paese ha bisogno. Questa l’amara sentenza che indica come grazie al governo si otterrà solo un terzo dei 150 terawattora di risparmio energetico stimato entro il 2030. A rivelarlo una nuova ricerca del DECC, il Dipartimento britannico dell’Energia e del Cambiamento Climatico, che dovrebbe contribuire alla redazione della prossima politica sull’efficienza energetica. L’analisi, intitolata Capturing the full electricity efficiency potential of the UK è stata commissionata dalla società di consulenza McKinsey & Co come parte integrante dei suoi piani di riforma del mercato dell’energia elettrica.
Dopo aver individuato il potenziale di risparmio energetico annuo in circa 150 TWh entro il 2030, la ricerca ha evidenziato come aree in cui intervenire il settore illuminazione nel comparto commerciale nonché il miglioramento dell’efficienza nel settore industriale. Tuttavia la relazione ha evidenziato che con le attuali politiche energetiche il paese non riuscirà ad ottenere che 50 TWh di risparmio energetico. Le attuali norme sono infatti, secondo lo studio, in grado di garantire solamente il 4% dei risparmi potenziali nel settore industriale e 13 per cento del potenziale nel settore dei servizi, conclude il rapporto ricordando però il potenziale affidato allo schema noto come Green Deal e agli interventi nel settore residenziale che potrebbero far ottenere il 76% del risparmio richiesto.
Nel rapporto viene anche evidenziata una criticità da non sottovalutare: sarebbe infatti in atto una politica di investimenti da parte delle aziende che, invece di investire in efficienza energetica, stanno scegliendo di dotarsi di impianti alimentati con fonti energetiche rinnovabili per contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali di riduzione del carbonio. In questo modo però si porteranno al fallimento gli altri obiettivi, hanno rivelato gli analisti.
Infine, nel documento è stato inserito un elenco di consigli per migliorare il regime energetico nazionale che punta all’attivazione di un sistema di incentivazione dedicato agli interventi di efficientamento energetico che funzioni come il feed-in-tariff per il fotovoltaico, e tasse da applicare alla produzione di elettricità ottenuta sfruttando fonti fossili. Il ministro dell’Energia Charles Hendry ha confermato che il governo sta organizzando una consultazione per discutere di efficienza energetica per il prossimo autunno.
“Con un grande potenziale per ottenere una maggiore efficienza nel sistema elettrico, dobbiamo valutare con attenzione tutte le possibilità”, ha detto Hendry. “Ecco perché oggi abbiamo deciso di esplorare queste opzioni attraverso una consultazione formale”.