La carovana attraverserà le Alpi per monitorare lo stato di salute delle nostre montagne assegnado bandiere verdi e nere a seconda dell'impatto ambientale dei progetti
(Rinnovabili.it) – Buone e cattive pratiche, bandiere verdi e bandiere nere assegnate da Legambiente agli amici e ai nemici della montagna per premiare chi si è adoperato per preservare e proteggere gli habitat alpini e denunciare il degrado e la cementificazione.
Parte domani la Carovana delle Alpi di Legambiente, manifestazione che da 11 anni ha lo scopo di capire lo stato di salute delle montagne per monitorare le buone pratiche evidenziate e le bocciature assegnate.
“Le situazioni monitorate mostrano come sia tanto il lavoro da fare per difendere e valorizzare le Alpi, un territorio ricco di storia, di risorse naturali e culturali, dove con scarsa lungimiranza si è cercato di importare il modello di sviluppo della pianura: traffico privato, grandi alberghi, turismo stagionale, grandi impianti invernali – commenta il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. […] Ma proprio in questi anni la crisi del vecchio modello di sviluppo pone in primo piano la possibilità di uno sviluppo diverso, basato sulla green economy, a misura di chi la montagna la abita 365 giorni all’anno. La sopravvivenza delle comunità alpine è legata al miglioramento della qualità infrastrutturale, materiale e immateriale, soprattutto per quel che riguarda servizi come l’istruzione, la sanità, l’assistenza agli anziani,la banda larga, le proposte culturali e il trasporto pubblico”.
Undici quindi le bandiere verdi e undici le nere consegnate ai virtuosi e ai pirati delle Alpi. Questi ultimi hanno preferito la speculazione edilizia e turistica al rispetto degli equilibri della montagna che gli ha valso l’assegnazione di 3 bandiere per il Piemonte, 2 per il Veneto, 2 in Lombardia e una rispettivamente a Friuli Venezia Giulia, Trentino, Valle d’Aosta e Liguria.
Ma ci sono anche buone notizie: le undici bandiere verdi assegnate sono state consegnate invece alla Lombardia, che ne ha ricevute 4, 2 al Piemonte mentre Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino e Valle d’Aosta per la valorizzazione degli ambienti naturali più preziosi coniugando lo sviluppo economico con la qualità dell’ambiente.
Della situazione delle Alpi italiane si parlerà da domani fino al 15 luglio in occasione di Festambiente Alpi, in provincia di Sondrio per poi rivolgere l’attenzione ad un’altra importante iniziativa: “Fiumi senz’acqua”, promossa da Legambiente e CIPRA per evidenziare l’utilizzo e la deviazione dell’acqua dei fiumi e dei torrenti e l’elevata cementificazione che compromette la sopravvivenza dei corsi d’acqua.