Per sostenere l'aumento della produzione di energia da fonti green l'Uk deve aumentare il potenziale di stoccaggio; lo rivela uno studio di un team di ingegneri britannici
(Rinnovabili.it) – Va bene la diffusione degli impianti per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili ma risulta di vitale importanza anche aumentare la capacità di stoccaggio energetico al fine di garantire maggiore sicurezza energetica. E’ questa la conclusione degli ingegneri del Regno Unito preoccupati che il paese non riesca a sfruttare appieno le proprie potenzialità di stoccaggio energetico e che sarebbero vitali per il suo sviluppo. Le politiche, sottolineano gli ingegneri non sarebbero attualmente in grado di supportare la crescita del settore spingendolo ad entrare a far parte di un giro d’affari di 25 miliardi di dollari.
Senza un adeguato supporto per lo stoccaggio energetico, infatti, si potrebbe bloccare la crescita delle rinnovabili. Questa è l’opinione della Institution of Mechanical Engineers (IMechE), che in un nuovo documento avverte che il potenziale di stoccaggio dell’elettricità per sostenere l’energia pulita e l’offerta e la domanda di elettricità “non è ben compreso” dai piani di governo.
Attualmente il Regno Unito dispone di una capacità di stoccaggio energetico pari a 2800 MW sotto forma di pompaggio idro-elettrico, approssimativamente 27,000 MWh (2.5% della produzione media di energia elettrica giornaliera) ma avrà bisogno di aumentare notevolmente questa potenzialità per far fronte alla quantità sempre maggiore di energia prodotta da fonti green, nello sforzo di raggiungere gli obiettivi governativi che mirano a produrre il 30% dell’energia elettrica da fonti low carbon riducendo le emissioni di carbonio del 34% entro il 2020.
I piani energetici del paese, programmati per aumentare la quota di eolico a 31 GW di potenza e 12 GW di energia solare entro il prossimo decennio, aumentando la capacità di stoccaggio potrebbero permettere di sfruttare completamente tutta la produzione green evitando sprechi. Ma il governo dovrà rafforzare il proprio impegno e provvedere alla costruzione di siti e infrastrutture di stoccaggio energetico con un capacità di 8.000 MW. “Per troppo tempo siamo stati schiavi dell’utilizzo di costosi sistemi di back-up a combustibili fossili per far fronte alla intermittenza intrinseca delle energie rinnovabili” ha detto il dottor Tim Fox, responsabile energia e ambiente presso il IMechE. “L’accumulo di energia elettrica è potenzialmente più pulito e, una volta pienamente sviluppato, è probabile che sia molto più economico. Ma gli incentivi statali e le politiche di sostegno allo sviluppo e la diffusione di tecnologie di stoccaggio di energia elettrica sono attualmente scarsi e mal progettati. Il portavoce del Department of Energy and Climate Change (DECC) ha detto che il governo è consapevole del ruolo importante che lo stoccaggio dell’elettricità potrebbe svolgere nel garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di elettricità e nel rendere la rete più flessibile se associato a tecnologie quali l’interconnessione e la capacità di gestire domanda e offerta aggiungendo “Ecco perché il governo è stato chiaro: le tecnologie di stoccaggio saranno sostenute nel quadro del fondo finanziamenti da 200 mln di sterline per sostenere l’innovazione a bassa emissione di carbonio”.