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GRATITUDE riduce la produzione di rifiuti bio

Il progetto, che vede riuniti esperti di 7 paesi, mira a trovare nuove metodologie per la riduzione dei rifiuti generati durante la produzione di colture alimentari

(Rinnovabili.it) – Un nuovo progetto europeo potrebbe aiutare milioni di persone che vivono nei paesi in via di sviluppo a non soffrire più la fame. Riunendo ricercatori provenienti da Europa, Africa sub-sahariana e Asia, l’UE ha finanziato un nuovo programma con oltre 3 milioni di euro nell’ambito del tema ‘Prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnologie’ del 7° Programma Quadro. L’iniziativa ha preso il nome di GRATITUDE (‘Gains from losses of root and tuber crops’) e nello specifico vanta la collaborazione di esperti dal Ghana, Paesi Bassi, Nigeria, Portogallo, Thailandia, Regno Unito e Vietnam. Guidato dagli scienziati dell’Università per le risorse naturali di Greenwich (Uk) il progetto mira a trovare nuove metodologie per la riduzione dei rifiuti generati durante la produzione di colture alimentari fondamentali per le famiglie di alcune aree di Africa e Asia, come la manioca e l’igname. Un’altra parte del progetto studierà invece la possibile produzione di snack ottenuti dalle parti meno nobili dei prodotti agricoli, ma ad alto valore nutrizionale.

Le perdite di prodotto in fase di produzione e di lavorazione possono infatti minare la sicurezza alimentare e ridurre il reddito dei coltivatori. Il calo di prodotto dopo la raccolta sono infatti molto elevate e possono verificarsi durante ogni passaggio della catena di produzione anche a causa del veloce deperimento e delle scarse metodologie di conservazione.

Il progetto provvederà inoltre alla riduzione del volume di rifiuti come bucce, scarti liquidi provvedendo al reimpiego dei prodotti considerati non commestibili per l’alimentazione animale. I ricercatori sperano dunque di ridurre queste perdite mediante una migliore conservazione e attraverso tecniche di trasformazione per ridurre i rifiuti e trasformarli in qualcosa di valore. Il piano inizierà con il lancio di progetti pilota per ridurre i rifiuti in Nigeria, Ghana, Vietnam e Thailandia.