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Il clima nascosto nei manoscritti iracheni

Un team di esperti spagnoli ha analizzato i dati meteo contenuti in alcuni manoscritti medievali per redigere una mappa dettagliata del clima del passato

(Rinnovabili.it) – Un team di esperti dell’Università dell’Estremadura ha analizzato il clima del passato, studiando i dati contenuti in una serie di manoscritti iracheni risalenti al IX e X secolo dopo Cristo. I documenti, risalenti al periodo che per l’Iraq viene definito “L’età dell’Oro dell’Islam”, sono stati datati tra l’816 e il 1009 e hanno permesso di ricostruire con maggiore precisione gli eventi climatici del passato studiandone anche le anomalie e confrontando le precipitazioni dell’epoca con le attuali per definire se i modelli meteo sono o meno variati nel tempo.

Non bastano quindi le analisi normalmente effettuate su campioni di ghiaccio prelevati al polo o ottenuti mediante l’analisi degli anelli nei tronchi degli alberi per avere un quadro climatico completo del passato, visto che in molti manoscritti sono contenute informazioni importanti e dettagliate. Nei documenti iracheni infatti si possono trovare descrizioni di evento meteo eccezionali che hanno avuto una particolare incidenza sulla popolazione. Si tratta ad esempio di periodi prolungati di siccità, di alluvioni e di inondazioni ma negli archivi di Baghdad è stato anche possibile venire a conoscenza di grandinate, congelamento dei fiumi e di rare nevicate. Tra gli eventi di maggiore rilevanza un aumento dei periodi di freddo intenso registrati nella prima metà del X secolo e un calo particolare della temperatura nel luglio del 920, oltre a tre nevicate negli anni 908, 944 e 1007, ovvero durante un periodo di cento anni.