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Danimarca: il governo si accorda per incrementare l’off-shore

Aumentare la quota di eolico per provvedere al 50% dell'energia nazionale. Si sono accordati governo e opposizione

(Rinnovabili.it) – E’ nei progetti della Danimarca aumentare la quota di energia prodotta sfruttando parchi eolici off-shore. La decisione, presa venerdì dal governo e dai partiti di opposizione, punta quindi a rafforzare una posizione che è già tra le più stabili. Nei piani la costruzione di due nuove fattorie del vento fuori costa per una capacità totale di un GW che verranno realizzate a largo della Danimarca entro il 2020.

Attualmente la potenza istallata del paese ammonta a 3.955 MW, in grado di sopperire ad un quinto del fabbisogno totale nazionale, una percentuale che rappresenta un record mondiale.

Annunciando il progetto Martin Lidegaard, Ministro del Clima, dell’Energia e delle Costruzioni ha dichiarato che verranno costruite 2 wind farm per un totale di 400 MW di potenza ad Horms Rev, nel mare del Nord a largo della costa occidentale dello Jutland, dove una centrale della capacità di 160 MW e una da 209 MW sono già operative.

Successivamente verrà costruito a Kriegers Flak, nel Mar Baltico nel tratto tra Svezia e Danimarca, un parco eolico da 600 MW di capacità istallata.

Con il piano di incremento la Danimarca intende aumentare al 50% la quota di rinnovabili all’interno del mix nazionale puntando soprattutto sullo sfruttamento del vento. “Quasi il 35 per cento della nostra energia proverrà da fonti energetiche rinnovabili e quasi il 50 per cento del nostro consumo di energia elettrica verrà dal vento”, ha dichiarato il ministro Lidegaard.

Inoltre, dovrà essere ridotto del 34 per cento, entro il 2020 il quantitativo di anidride carbonica (CO2) riportandolo al livello registrato nel 1990, e il consumo totale di energia scenderà del 12 per cento dal livello del 2006 ha specificato.