33,9% di efficienza di conversione confermata dall’Instituto de Energía Solar della Universidad Politécnica di Madrid
(Rinnovabili.it) – Nuovo record mondiale per il settore fotovoltaico. Il merito va stavolta all’americana Semprius, che ha raggiunto per i propri moduli solari il 33,9 per cento di efficienza (superficie attiva). Il prodotto è stato testato in condizioni indoor standard (850 W/m2, ad una temperatura di 25 °C e uno spettro abbinato a AM1.5D) e certificato dall’Instituto de Energía Solar della Universidad Politécnica di Madrid. “Il risultato rappresenta una pietra miliare per Semprius e per l’intero settore fotovoltaico,” ha affermato Scott Burroughs, vice presidente dell’area Tecnologia di Semprius. “Per la prima volta, siamo stati in grado di convertire più di un terzo dell’energia solare in entrata nel modulo in elettricità utilizzabile. Questo dimostra come il fotovoltaico a concentrazione possa costituire una leva all’aumento dell’efficienza continuando a guidare il costo dell’elettricità solare”.
La società realizza moduli ad alta concentrazione HCPV che impiegano lenti speciali per concentrare la luce del sole in piccole celle estremamente efficienti (con prestazioni >40% certificate dall’ente americano NREL). Oltre alle eccellenti performance di conversione, la tecnologia HCPV risulta particolarmente interessante dal punto di vista del processo produttivo. Grazie ad un processo di stampa per micro-trasferimento, l’azienda è in grado di offrire un design unico nel suo genere, realizzando celle solari dalle dimensioni simili a quelle di una punta di matita.
“Semprius, come leader nei moduli HCPV, ci sta dimostrando che abbiamo scommesso sulla tecnologia giusta”, ha dichiarato Martin Pfund, CEO della Business Unit Energy di Siemens, proprietaria di una quota di minoranza dell’azienda americana. “Il record mondiale costituisce un passo avanti in termini di efficienza del modulo. In combinazione con la nostra esperienza nel mondo degli affari, ha il potenziale per diventare un punto di svolta per i mercati solari in regioni con elevata irradiazione”.