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Giornata del riciclo, obiettivo Ue sugli imballaggi raggiunto: Italia al 72,5%

Per il 2025 si prevede anche un aumento degli imballaggi a fine vita che saranno affidati dai Comuni al sistema rappresentato da CONAI e dai Consorzi di filiera: un totale di quasi 5 milioni e mezzo di tonnellate

Giornata del riciclo, obiettivo Ue sugli imballaggi raggiunto: Italia al 72,5%
Fonte Pixabay

La Giornata Mondiale del Riciclo, che si celebra il 18 marzo, è stata istituita per la prima volta non molti anni fa, nel 2018, dalla Global recycling foundation, l’organizzazione non-profit che promuove la giusta pratica del riciclo a supporto dello sviluppo sostenibile. E’ recente quindi l’attenzione non solo in Italia, ma nel mondo intero, che si pone su una modalità che può veramente fare la differenza, non solo per il pianeta, ma per noi stessi, nel formare una nuova sana abitudine.

La normativa Ue sul riciclo

L’attenzione alla qualità del riciclo, infatti, da tempo è riconosciuta anche a livello europeo ed una specifica normativa ha introdotto un principio semplice, quanto equo: chi inquina paga e la responsabilità è estesa anche al produttore. Entro il 2025, secondo la Direttiva Ue, riutilizzo e riciclo dei rifiuti urbani dovranno essere aumentati al 55% entro quest’anno per salire al 60% tra cinque anni, fino al 65% entro il 2035.

Riciclo, la situazione in Italia per Conai

Secondo il Conai la percentuale di riciclo degli imballaggi in Italia dovrebbe assestarsi sul 75,2% entro il 2025, con volumi in costante crescita: da 10 milioni e 470.000 tonnellate nel 202310 milioni e 810.000 tonnellate a fine 2025.
Ma entro l’anno, si prevede anche un aumento degli imballaggi a fine vita che saranno affidati dai Comuni al sistema rappresentato da CONAI e dai Consorzi di filiera: un totale di quasi 5 milioni e mezzo di tonnellate, in crescita rispetto ai 4 milioni e 660.000 del 2023. «Il Regolamento PPWR, entrato in forza lo scorso mese, è il nuovo traguardo a cui riferirsi, e CONAI intende supportare il mondo delle imprese nella transizione verso i packaging del futuro, ancora più sostenibili e riciclabili», le parole del presidente di Conai, Ignazio Capuano, a cui si aggiungono quelle della viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava, per la quale “trasformare i rifiuti in risorse e rafforzare la leadership dell’Italia nell’economia circolare è il nostro obiettivo. Per riuscirci è fondamentale l’impegno di tutti”.

Secondo l’analisi condotta da Conai, i volumi del riciclo imballaggi è stimato comunque inferiore al 2022, anche se la “filiera del riciclo continua a segnare miglioramenti nei volumi riciclati, con un ruolo crescente dei flussi da raccolta urbana che, se ben raccolti e trattati, sono in grado di ridurre il prelievo di nuove risorse, contribuendo a preservare l’ambiente in cui viviamo e sostenere le filiere manifatturiere destinatarie dei materiali riciclati” evidenzia Capuano.

Le 7 filiere del riciclo materiali promettono bene

Entrando ancor più nel dettaglio, nel 2025 si arriverà al riciclo di oltre l’85% degli imballaggi in carta e cartone, oltre l’80% degli imballaggi in acciaio, il 70% degli imballaggi in alluminio, quasi il 64% degli imballaggi in legno, più del 51% degli imballaggi in plastica e bioplastica compostabile (circa il 51% di plastica tradizionale e il 58,5% di bioplastica) e oltre l’81% degli imballaggi in vetro. Insomma, tutte le sette filiere dei materiali avranno così superato i rispettivi obiettivi di riciclo minimo chiesti dall’Europa al 2025. Tant’è che, già l’anno scorso, la Commissione Europea aveva inserito l’Italia tra i Paesi non a rischio di raggiungere gli obiettivi di riciclo 2025.

Sottolinea ancora il presidente di Conai, Capuano: «Nonostante le sfide economiche globali, l’Italia continua a dimostrare resilienza. Possiamo affrontare i prossimi anni con cauto ottimismo, ma anche con la consapevolezza che nuove sfide sono all’orizzonte, e su queste dobbiamo impegnarci ancora di più con l’impegno di tutti gli attori».

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About Author / Paolo Travisi

Ancora prima che giornalista, curioso per natura. Ha iniziato a scrivere per mestiere nel 2004, dapprima in tv, poi su giornali nazionali e web. Appassionato di scienza e tecnologia (ma non solo), ama scoprire nuovi argomenti di cui poter scrivere ed imparare. In questa avventura per Rinnovabili si occupa in particolare di economia circolare e mobilità sostenibile, e realizza i contenuti video per i social.