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KEY 2025, le imprese sono un elemento di cambiamento

A KEY 2025 emerge con forza il principio che investire nella sostenibilità conviene. Un racconto che, attraverso 7 cluster differenti, descrive il percorso verso la transizione energetica. Non solo un’esposizione ma anche una nuova dimensione culturale che mette insieme l’offerta di prodotti e servizi con l’aspetto tecnico e concettuale per dare concretezza alle idee

Key Energy 2025, le imprese sono un elemento di cambiamento

A KEY 2025 l’efficienza energetica come focus dello sviluppo

Da tre anni KEY – The Energy Transition Expo viaggia in maniera autonoma, dopo aver percorso 15 anni di viaggio comune con Ecomondo. Prima non si parlava di energia con la consapevolezza attuale, che ha portato a cambiare radicalmente prospettiva verso i temi della sostenibilità.

Il successo crescente di KEY 2025

Oggi Ecomondo si concentra sulla parte ambientale, mentre il focus di Key è la transizione energetica.

La grande soddisfazione, racconta Christian Previati, Exhibition Manager di Key – The Energy Transition Expo a Rinnovabili HUB, è quella di aver dato vita a uno spazio che riscuote ogni anno un successo crescente.

Per dare un quadro di sintesi di KEY 2025, la superficie espositiva si è ampliata fino a 90mila mq con 20 padiglioni (quattro in più rispetto alla scorsa edizione) dove ha ospitato più di 1.000 espositori (+20% rispetto al 2024) con 140 eventi.

Un racconto attraverso 7 cluster differenti

«Ma quello che ci interessa di più è aver costruito un racconto attraverso la contemporaneità e la coesistenza di 7 cluster differenti, ovvero le 7 aree merceologiche della fiera che descrivono il percorso di transizione energetica.

Siamo riusciti a mantenere l’unità del racconto mettendo insieme tutti gli attori di un percorso che è complicato e che necessita della coesione di tanti soggetti differenti e di tante scelte dirette a un unico obiettivo.

Rappresentare il mondo in transizione e le singolarità di ogni cluster che rappresentiamo ha creato il concept di Key 2025 che ha avuto grande successo, soprattutto perché è andato oltre gli addetti ai lavori. È cresciuto come numero di visitatori e in ambito internazionale, intercettando un tipo di pubblico che normalmente non sarebbe abituato a frequentare fiere dell’energia».

Dare concretezza alle idee

È molto interessante il fatto che abbiano visitato Key 2025 progettisti, aziende, costruttori, imprese manifatturiere e di servizi: professionalità che devono confrontarsi con i temi dell’efficienza energetica.

Il messaggio veicolato in fiera è che non si tratta di progetti futuribili, ma realizzabili oggi.

Non solo un’esposizione, quindi, ma anche una nuova dimensione culturale che mette insieme l’offerta di prodotti e servizi con l’aspetto tecnico e concettuale per dare concretezza alle idee.

34 startup e scale-up, il futuro è oggi

Una interessante novità di quest’anno è «l’Innovation District, un padiglione dedicato a 34 startup e scale-up. Poi abbiamo trattenuto competenze tecniche che mancano, per colmare il mismatch tra le richieste del mercato e il capitale umano disponibile.

Con il Green Jobs and Skills ai giovani abbiamo parlato di orientamento, anche per incentivare l’interesse verso la formazione tecnica.

Poi abbiamo introdotto i principi di upskilling e reskilling delle professionalità affinché le imprese possano mettere in campo azioni di formazione che in tempi brevi possano rimettere in campo professionalità preziose di cui c’è grande bisogno».

Vedi la video intervista in versione integrale

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About Author / Isabella Ceccarini

Lavora da più di trent’anni nel campo editoriale e giornalistico. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Non ama i confini mentali e geografici, è un’europeista sostenitrice dell’Italia, convinta che le sue grandi qualità – bellezza, arte, cultura, creatività – che il mondo ci invidia dovrebbero essere più apprezzate per primi dagli italiani. Promuove e sviluppa iniziative di comunicazione della scienza, di formazione giornalistica professionale e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, ricerca, innovazione e formazione, nuove tecnologie, economia circolare. Organizza e modera tavole rotonde per mettere a confronto opinioni diverse.