Dare nuova “vita” alle rocce mafiche e ultramafiche. Ricche di nichel, diamanti e cromo. E ideali per la cattura del carbonio attraverso la mineralizzazione della CO2. Le attività minerarie ne generano 3 miliardi di tonnellate all'anno

La mineralizzazione della CO2 può trasformare gli scarti minerari in una soluzione climatica su larga scala. Evitando che finiscano in atmosfera miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Con prospettive di guadagno nell’ordine di 100 miliardi di dollari all’anno. E calcolando solo i siti minerari oggi ancora attivi.
Lo sostiene un white paper Beyond Extraction: Transforming Mine Waste Into a Net Zero, Multibillion-Dollar Opportunity preparato da Arca, una società di consulenza senza scopo di lucro (che sta testando tecnologie di carbon mineralization), e Will MacNamara, ex corrispondente per le risorse naturali del Financial Times.
Un’opportunità globale da 100 mld $ ogni anno
Tutto ruota attorno ai mercati dei crediti di carbonio. A cui accedere fornendo servizi di mineralizzazione della CO2 rilasciata dai rifiuti generati dalle attività minerarie, sia nuovi che cumulati.
Secondo i calcoli presentati nel white paper, il settore minerario può ottenere fino a 100 miliardi di dollari di entrate annue grazie alla mineralizzazione della CO2. E se si allarga lo sguardo agli ex siti minerari, la cifra sale fino a 870 miliardi di dollari (se i siti contengono materiali adatti alla rimozione della CO2).
Si tratta di dare nuova “vita” alle rocce mafiche e ultramafiche. Sono ricche di nichel, diamanti e cromo, ma soprattutto sono ideali per la cattura del carbonio attraverso la mineralizzazione della CO2. Le attività minerarie ne generano 3 miliardi di tonnellate all’anno. Così, i siti dove si trovano questi rifiuti possono trasformarsi in siti di stoccaggio della CO2.Garantendo rimozioni stabili e permanenti.
Il progetto pilota di Arca per la mineralizzazione della CO2
Le tecnologie per la carbon mineralization sono ancora in gran parte a uno stadio embrionale. Ma le prospettive di sviluppo sono buone. La stessa Arca ha avviato l’anno scorso il primo progetto pilota, in Australia, presso la miniera Mount Keith Nickel West di proprietà di BHP. Gli scarti minerari del sito contengono grandi quantità di roccia ultramafica contenente magnesio. Questo minerale reagisce naturalmente con l’anidride carbonica nell’aria per formare cristalli solidi.
“Acceleriamo il processo naturale di mineralizzazione del carbonio nei rifiuti industriali ricchi di minerali di silicato di magnesio come la serpentina. Le nostre tecnologie attivano questi minerali, aumentandone la velocità e la capacità di catturare CO2 dall’aria di 10 volte”, assicura Arca.