Gli insetti sono considerati proteine alternative. Ma quale sicurezza garantiscono gli allevamenti? Come tutte le monocolture, anche gli allevamenti intensivi di insetti possono andare incontro a malattie. Un gruppo di ricerca tedesco ha individuato un sistema che rileva gli agenti patogeni in modo rapido e affidabile
![Insetti per l’alimentazione, come garantire la sicurezza degli allevamenti?](https://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2025/02/robert-gunnarsson-fYENvMqIuCQ-unsplash-scaled.jpg)
Sicurezza, cosa sappiamo degli allevamenti di insetti?
L’opinione che gli insetti siano un’ottima fonte di proteine alternative che non danneggia l’ambiente è ormai entrata prepotentemente nelle discussioni sull’impatto ambientale dei sistemi agroalimentari. Ma che possiamo dire in merito alla sicurezza degli allevamenti?
Ricchi di proteine e nutrienti, sono disponibili in abbondanza in natura (nel mondo se ne consumano 1.900 specie diverse) ed hanno un’impronta di carbonio irrisoria: questo li rende i candidati ideali a sostituire le proteine animali nella nostra dieta con un impatto ambientale minimo.
Sicuramente piacciono in Asia come in Africa, ma molto meno in Europa e soprattutto in Italia. Le ultime proiezioni di Coldiretti su dati Istat mostrano un crollo del 30% delle importazioni di insetti nel 2024, segno di un consenso in calo dopo la curiosità iniziale.
Insetti negli alimenti e sicurezza dei prodotti
Negli ultimi anni, Bruxelles ha permesso l’impiego di insetti negli alimenti: farina di locuste migratorie, vermi della farina e grillo domestico.
L’ultima autorizzazione per i novel food riguarda la polvere di larve intere di Tenebrio molitor (le larve gialle della farina) trattate con i raggi ultravioletti per aumentare il contenuto di vitamina D.
Chi supera il ribrezzo per gli insetti giustamente ha diritto ad avere garanzie sulla loro salute: come tutte le monocolture, anche gli allevamenti intensivi di insetti possono andare incontro a malattie.
Per controllare la sicurezza della produzione industriale e dei prodotti derivati, gli esperti dell’Istituto Fraunhofer (Germania) hanno sviluppato un sistema che rileva gli agenti patogeni in modo rapido e affidabile.
Attualmente, con i test disponibili passano diverse ore tra il prelievo del campione e l’analisi di laboratorio: prima di avere i risultati possono passare anche due giorni, un tempo che paralizza l’attività dell’allevamento.
Un nuovo metodo per rilevare gli agenti patogeni
Bisogna anche considerare che esiste una enorme varietà di agenti patogeni. Ad esempio, i coleotteri si possono infettare in vari stadi.
Per rilevare i diversi agenti patogeni, gli scienziati dell’Istituto Fraunhofer hanno usato un metodo derivato dalla biologia molecolare che identifica l’organismo infettivo attraverso le sue informazioni genetiche combinandolo con la tecnologia DNA microarray, che permette di rilevare fino a 14 reazioni contemporaneamente.
I risultati sono stati soddisfacenti e l’attrezzatura per il campionamento è di facile utilizzo. Per una maggiore sicurezza del risultato, gli studiosi hanno aggiunto ulteriori controlli di processo.
Il prossimo obiettivo è automatizzare il processo per renderlo particolarmente interessante nel caso di grandi allevamenti di insetti.
Possibili allergie crociate nei soggetti predisposti
La decisione se inserire o no gli insetti nella propria dieta spetta ai consumatori. Quanti sanno che la maggior parte degli insetti importati è prodotta e trasformata in paesi come Vietnam, Thailandia e Cina dove le regole e i controlli sono molto meno accurati che nell’Unione Europea?
È bene sapere che esiste – come ha affermato anche l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare – la possibilità di allergie crociate con effetti potenzialmente gravi (in particolare per le persone che hanno ipersensibilità preesistenti ai crostacei e agli acari della polvere).
Pertanto, dovrà essere obbligatorio segnalare con evidenza in etichetta la presenza degli insetti come già avviene per altri allergeni.
Tale indicazione non è dovuta solo in nome della trasparenza, ma per salvaguardare la salute delle persone.