Oltre i 2°C, un’area grande quanto gli Stati Uniti diventerà invivibile anche per i giovani adulti sani. Per gli over 60, oltre 1/3 delle terre emerse supererà la soglia critica
![Riscaldamento globale: a 2°C triplica area Pianeta “invivibile”](https://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2025/02/riscaldamento-globale.jpg)
Se rimaniamo sulla traiettoria attuale di riscaldamento globale, entro il 2050 alcuni stati insulari del Pacifico saranno inabitabili. Già oggi 3 miliardi di persone vivono in aree “altamente vulnerabili” al clima. Previsioni contenute nell’ultimo rapporto dell’IPCC, il Panel Intergovernativo dell’Onu sui Cambiamenti Climatici, pubblicato nel 2022. Adesso, un nuovo studio del King’s College di Londra aggiunge un tassello, concentrandosi sugli effetti del caldo estremo.
Il riscaldamento globale renderà invivibile un’area grande come gli USA
Già l’IPCC rilevava che ogni ulteriore 0,5°C di riscaldamento globale provoca un aumento chiaramente percepibile dell’intensità e della frequenza di ondate di calore, forti piogge, siccità ed eventi meteorologici estremi. Secondo gli autori dello studio, pubblicato su Nature Reviews Earth & Environment, se aumentiamo la temperatura media della Terra di mezzo grado rispetto a oggi, triplicheremo le aree invivibili per gli esseri umani.
“I nostri risultati mostrano le conseguenze potenzialmente mortali se il riscaldamento globale raggiunge i 2°C”, spiega Tom Matthews, co-autore dello studio. “Le soglie di calore insopportabili, che finora sono state superate solo brevemente per gli anziani nelle regioni più calde della Terra, probabilmente emergeranno anche per gli adulti più giovani”.
Lo studio incrocia stime sull’evoluzione del riscaldamento globale con dati sul rischio di mortalità per caldo estremo, includendo il superamento delle soglie “non compensabili” e “non sopravvivibili”. Cosa significa?
Gli scienziati del clima definiscono soglie non compensabili quelle oltre le quali la temperatura corporea interna umana aumenta in modo incontrollabile. Mentre le soglie non sopravvivibili sono quelle in cui la temperatura interna del corpo aumenta fino a 42°C nel giro di 6 ore.
Tra il 1994 e il 2023, calcola lo studio, il 2% delle terre ha superato le soglie di calore per i giovani adulti, mentre oltre il 20% è diventato pericoloso per gli anziani. In futuro, i ricercatori prevedono che un aumento del riscaldamento globale di 2°C sopra i livelli preindustriali renderà un’area grande quanto gli Stati Uniti troppo calda, cioè invivibile, anche per i giovani adulti sani. Per gli over 60, oltre un terzo delle terre emerse supererà la soglia critica.
“In queste condizioni, l’esposizione prolungata all’aperto, anche per coloro che si trovano all’ombra, esposti a una forte brezza e ben idratati, potrebbe causare un colpo di calore letale. Ciò rappresenta un cambiamento radicale nel rischio di mortalità per calore”, continua lo scienziato.