Il Consiglio nazionale dei Geometri fornisce importanti chiarimenti sui controlli che il Fisco andrà ad effettuare in merito alle variazioni catastali post superbonus
Con una circolare destinata a tutti i suoi iscritti, il Consiglio Nazionale dei Geometri getta acqua sul fuoco della paura scaturita in merito ai controlli del Fisco post Superbonus.
L’allarme era scattato nelle scorse settimane dopo le sottolineature del direttore uscente dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sull’attività di aggiornamento della banca dati catastale. Accanto all’attività ordinaria di verifica e controllo, il Fisco si diceva pronto ad avviare una campagna di compliance relativa al superbonus, per sollecitare i contribuenti che hanno usufruito del 110 a rendere conto dell’eventuale aumento della rendita catastale in seguito agli interventi di ristrutturazione energetica.
Ma i Geometri riportano ordine nel caos, sottolineando il fatto che, tutte le attività di controllo, sono già previste dall’ordinamento vigente.
Non ci sono novità legislative, molto rumore per nulla
Nella Circolare n.428 del 14 gennaio, il Presidente del Consiglio nazionale dei Geometri, Paolo Biscaro, ricorda a tutti gli iscritti che l’argomento risale alla scorsa Legge di Bilancio quando si era cominciata a ipotizzare un’attività di incrocio dati con le risultanze catastali.
La comunicazione ribadisce che “non vi è nulla di nuovo rispetto a quanto ordinariamente ogni Professionista tecnico deve (o dovrebbe) rispettare ed assicurare quando interviene nella ristrutturazione di un’unità immobiliare (anche apportando modifiche minori)”.
L’incarico tecnico andrebbe sempre svolto soffermandosi sull’eventuale aggiornamento o meno della situazione catastale.
Non essendosi ulteriori novità normative rispetto a quanto già stabilito è chiaro che, i controlli del Fisco sul post Superbonus in merito agli aggiornamenti catastali, non dovrebbero spaventare, andando ad applicarsi a regole già in vigore.
Il Consiglio Nazionale dei Geometri sottolinea poi che non c’è alcuna correlazione tra l’incremento del valore commerciale di un’unità immobiliare (o delle migliorie eseguite) e il quadro delle tariffe d’estimo catastale. Di conseguenza si applica, come da prassi, lo scostamento del 15% della redditività ordinaria.
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A chi si applicheranno i controlli del Fisco post superbonus
“E’ presumibile che l’attività dell’Agenzia delle Entrate riguarderà inizialmente i casi marcatamente caratterizzati da differenze sostanziali tra l’entità dei crediti ceduti e la situazione presente nella banca dati catastale”. Situazioni dove lo scostamento di valore appare non trascurabile, indipendentemente da qualunque calore percentuale.
Nulla di nuovo dunque rispetto all’attività professionale quotidianamente svolta dai tecnici.