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Ponte sullo Stretto, si ma sommerso: arriva il floating Bridge

Un'originale proposta immagina di costruire il Ponte sullo Stretto di Messina sott'acqua, ancorandolo a un arcipelago di isole artificiali

Ponte sullo Stretto, si ma sommerso: arriva il floating Bridge
credits: Angelo Renna

Il Ponte sullo Stretto di Messina, ampiamente contestato dalle associazioni ambientaliste per il suo impatto ambientale “gravissimo ed irreversibile” potrebbe aver trovato un escamotage.

L’originale proposta arriva dall’Architetto Angelo Renna che ha ipotizzato di realizzare la connessione infrastrutturale tra Sicilia e Calabria sfruttando però la parte sommersa.

Archipelago Floating Bridge

Ponte sullo Stretto, si ma sommerso: arriva il floating Bridge
credits: Angelo Renna

Chiamato Strait of Sicily – Archipelago Floating Bridge, il progetto immagina di costruire un ponte galleggiante, ma sommerso adatto ad accogliere la rete infrastrutturale di collegamento veloce. 

“Il sogno di un ponte che collegasse la Sicilia all’Italia continentale risale a 2000 anni fa, all’epoca romana”, dichiara l’arch. Renna descrivendo il suo progetto. “Da allora sono stati proposti vari progetti, tra cui tunnel sotterranei e il più recente progetto per un ponte sospeso a campata unica che, se costruito, sarebbe il ponte sospeso più lungo del mondo”. “Questa soluzione, valutata insieme a diverse possibilità dal governo italiano, è considerata la più adatta. Tuttavia, non tiene conto dell’impatto ambientale e del fragile ecosistema in cui verrà costruita”.

Per contrastare l’impatto ambientale dell’opera, il Ponte sullo Stretto di Angelo Renna comprenderebbe la realizzazione di un arcipelago di isole artificiali destinate ad accogliere la biodiversità tipica di quest’area senza compromettere l’habitat. 

Il Ponte di Archimede

Mentre in superficie sarebbero le isole artificiali a caratterizzare il paesaggio, sott’acqua il vero Ponte “sotto” lo Stretto sfrutterebbe il principio di galleggiamento dei corpi di Archimede per flottare a circa 50 metri di profondità immerso nelle acque del Mediterraneo. A regime la lunghezza del ponte raggiungerebbe i 6 chilometri, mettendo in atto tutte le strategie ingegneristiche necessarie per ospitare il traffico dei treni ad alta velocità e di automobili e mezzi pesanti

Nei render dell’architetto Render compare inoltre una pista ciclabile annessa alla parte inferiore del Ponte sotto lo Stretto. Alberi e piante arricchiscono l’ambiente sottomarino, aiutate dall’illuminazione artificiale appositamente studiata.

Ponte sullo Stretto, si ma sommerso: arriva il floating Bridge
credits: Angelo Renna

Per evitare che il ponte emerga in superficie o affondi, un telaio metallico lo fissa alla struttura sulla superficie dell’acqua inserita in ciascuna isola artificiale dell’arcipelago.  

“Questa tipologia di ponte ha un impatto ambientale notevolmente inferiore perché non richiede alcun ancoraggio sul fondale marino e l’intera struttura può essere rimossa alla fine della sua vita. Inoltre, tutti gli elementi sono prefabbricati, il che riduce le attività di costruzione in acqua e minimizza gli effetti dannosi sulla vita acquatica”, ha concluso l’architetto dopo aver illustrato la sua originale proposta. 

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