Stop ai sussidi per l'esportazione di petrolio. La Nigeria blocca le sovvenzioni e il paese teme per il rincaro dei prodotti
(Rinnovabili.it) – Ha fatto subito scalpore la decisione del governo nigeriano di eliminare le sovvenzioni in favore dell’esportazione del petrolio. La nazione, ricca di oro nero, che ne produce circa 2,4 milioni di barili al giorno, trae enormi vantaggi economici dal settore con i cittadini che vedono nel prezzo competitivo di vendita del carburante un vantaggio al quale non vogliono rinunciare.
L’Agenzia che regola il prezzo dei prodotti ottenuti dal petrolio (Petroleum Products Pricing Regulatory Agency) smetterà quindi di pagare il sussidio agli esportatori con effetto immediato, ha dichiarato il segretario esecutivo dell’Agenzia Reginald Stanley. Con la manovra il paese arriverà a risparmiare fino a 8 miliardi di dollari che potranno essere reimpiegati per l’adeguamento delle infrastrutture energetiche di cui il paese è carente.
“I consumatori avranno la garanzia di un’adeguata disponibilità di prodotti di qualità a prezzi competitivi e senza sfruttamento quindi non c’è bisogno di impegnarsi in acquisti dettati dal panico o all’accaparramento di prodotti,” si legge nella dichiarazione rilasciata.
Attualmente i nigeriani consumano una media di 9 milioni di galloni (circa 35 milioni di litri) di carburante al giorno secondo quanto riportato in un rapporto dell’agenzia di regolamentazione, utilizzato per alimentare i mezzi di trasporto ma anche per garantire il funzionamento dei generatori elettrici.