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Ultimo giro di boa per il Correttivo Contratti Pubblici atteso oggi in CdM

Il Governo oggi si esprimerà sulle osservazioni di Camera e Senato in merito al Correttivo Contratti Pubblici. Diverse le richieste inerenti anche alla revisione dei prezzi

Correttivo Contratti Pubblici: il Parlamento favorevole con “condizioni”
Immagine di evening_tao su Freepik

E’ atteso per oggi l’ultimo via libera da parte del Consiglio dei Ministri sul Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici, licenziato con parere favorevole con osservazione  e condizioni dalle Commissioni di Camera e Senato.

Nonostante qualche rimostranza espressa dal Consiglio di Stato e dalla Conferenza Unificata, il testo entrato in vigore nel 2023 che modifica il Codice degli Appalti Pubblici n.36/2023, si avvicina alla sua pubblicazione in Gazzetta. 

Tuttavia le “condizioni” espresse dal Senato non sono vincolanti per il governo, che avrebbe comunque il potere di consentire la pubblicazione del testo senza apportare le modifiche richieste. 

Tra le considerazioni delle Commissioni del parlamento anche il CCNL, la, i costi della manodopera, attestazioni dei consorzi stabili, la soglia delle procedure negoziate senza bando e di quelle europee, il tema degli accordi quadro, ma anche la revisione dei prezzi.

Le condizioni del Senato sulla revisione dei prezzi 

Si compatta il Parlamento sul fronte delle considerazioni inerenti la revisione dei prezzi da inserire nel Correttivo Contratti Pubblici. Accolte in parte le proposte fatte dalle Associazioni dei Costruttori.

La condizione vincolanti espresse dal Senato in tema revisione prezzi sono:

  • chiarire che opera nella misura dell’80% dell’intera variazione o, in alternativa, modificare le percentuali in 2% dell’importo complessivo del contratto come soglia oltre la quale scatta la revisione dei prezzi, e 90% come misura della variazione dei prezzi che viene riconosciuta;
  • prevedere che il momento di riferimento per il calcolo della revisione dei prezzi sia individuato nel mese del termine finale di presentazione delle offerte, e non in quello del mese relativo al provvedimento di aggiudicazione;
  • infine, che siano le parti a regolare la modalità di revisione dei prezzi da applicare ai contratti di subappalto

Inserita come osservazione invece la proposta alternativa di utilizzare i prezziari settoriali, diversi da quelli regionali, o quelli elaborati dalla stazioni appaltanti, già impiegati durante il periodo emergenziale. 

Al termine dell’odierno Consiglio dei Ministri si scoprirà il futuro del Correttivo al Codice Contratti Pubblici.

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