Sempre più persone cercano proteine alternative per alimentarsi in modo sostenibile. È già iniziato il consumo di proteine di derivazione vegetale e animale, ma sono sempre in corso le ricerche relative ai potenziali effetti nocivi per la salute delle persone, come contaminazioni o allergie crociate
Proteine alternative, salute e ambiente
Le proteine alternative sono un tema di punta per l’alimentazione del futuro, ma il loro consumo è già iniziato e la ricerca nel settore va avanti da tempo.
Per soddisfare le esigenze di sostenibilità di una crescente richiesta globale di cibo, le proteine alternative potrebbero quindi integrare se non sostituire le fonti convenzionali di proteine.
Proteine tradizionali e proteine alternative
Le fonti di proteine tradizionali per l’alimentazione umana hanno origine animale: carne, uova, yogurt e formaggi. Tuttavia, le preoccupazioni per il degrado dell’ambiente causato dagli allevamenti spinge un numero crescente di persone a cercare proteine alternative per un’alimentazione più sostenibile.
Tra le nuove fonti di proteine alternative ci sono quelle vegetali come lupini (soia e piselli sono già ampiamente utilizzati), alghe e microrganismi. Non mancano le fonti di proteine di origine animale come gli insetti o la carne coltivata in laboratorio da colture di cellule animali. Su tutte sono ancora in corso gli studi.
Gli eventuali rischi per la salute
L’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha il compito di vigilare sulla sicurezza dei nuovi alimenti per la salute umana.
Ad esempio, per gli insetti – che si possono aggiungere in forma di farina ad alimenti trasformati come biscotti o pasta – esiste un concreto rischio di allergie crociate. Chi è allergico agli acari della polvere, ai crostacei e ai molluschi possono sviluppare allergie alle proteine derivate dagli insetti.
Per questo motivo il BfR (l’Istituto tedesco per la valutazione dei rischi alimentari) ha sviluppato dei metodi per rilevare la presenza di insetti negli alimenti altamente trasformati e ha studiato il potenziale allergenico delle diverse specie.
Attenzione alle contaminazioni
Un altro rischio può derivare da sostanze potenzialmente dannose che si trovano come contaminanti nelle materie prime o che si creano durante il processo di produzione o vengono introdotte nel prodotto.
Altri rischi per la salute possono derivare da contaminanti (come tossine e impurità microbiologiche) presenti nell’ambiente che si accumulano nelle fonti proteiche. In particolare, nel caso dei mangimi, bisogna considerare anche il trasferimento di sostanze negli alimenti di origine animale.
Gli studi del BfR hanno dimostrato che gli ingredienti potenzialmente nocivi dei mangimi possono passare nel latte delle mucche.