Il ritmo attuale di riscaldamento globale moltiplicherà i decessi da caldo estremo di 7 volte e quelli da inquinamento dell'aria di 5 volte
Con il ritmo attuale di aumento del riscaldamento globale, entro il 2090 l’aria inquinata e il caldo estremo saranno un serio rischio per la salute molto più di oggi. Le temperature estreme diventeranno la prima causa di mortalità legata alla crisi climatica per 1 persona su 5 in tutto il mondo, superando l’inquinamento atmosferico. E le morti saliranno fino a toccare quota 30 milioni l’anno.
Le nuove stime sull’incremento della mortalità globale per scarsa qualità dell’aria e ondate di calore prevedono che i decessi da inquinamento atmosferico aumenteranno di 5 volte rispetto a oggi, mentre quelli da temperature insopportabili di 7 volte.
Questo in uno scenario di riscaldamento globale intermedio, l’SSP2-4.5, che prevede un aumento della temperatura globale di 2,1-3,5°C entro fine secolo. Secondo l’Emissions Gap Report 2024 dell’Unep, la traiettoria attuale ci porta verso 3,1°C di riscaldamento globale al 2100.
Sono le stime fornite dal Max Planck Institute for Chemistry in uno studio pubblicato di recente su Nature Communications che si basa su simulazioni numeriche avanzate e prevede gli aumenti di mortalità tra 2000 e 2090 a intervalli di 10 anni.
Riscaldamento globale, come aumenta la mortalità?
Nel 2000, circa 1,6 milioni di persone morivano ogni anno a causa di temperature estreme, sia per il freddo che per il caldo estremi. Entro la fine del secolo, nello scenario più probabile, questa cifra sale a 10,8 milioni, un aumento di circa sette volte, sostiene lo studio.
Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, i decessi annuali nel 2000 erano circa 4,1 milioni. Alla fine del secolo, questo numero aumenta fino a 19,5 milioni, un incremento di cinque volte, riporta la ricerca.
Causa di morte | Decessi annuali nel 2000 | Decessi annuali entro fine secolo | Aumento |
Temperature estreme | 1,6 milioni | 10,8 milioni | Circa 7 volte |
Inquinamento atmosferico | 4,1 milioni | 19,5 milioni | Circa 5 volte |
Lo studio evidenzia una crescente disparità regionale. L’Asia meridionale e orientale è destinata a registrare i maggiori incrementi, principalmente a causa dell’invecchiamento della popolazione, con l’inquinamento atmosferico che continuerà a svolgere un ruolo determinante.
Al contrario, nelle regioni ad alto reddito, come l’Europa occidentale, il Nord America, l’Australasia e l’Asia Pacifica, si prevede che i decessi legati alle temperature estreme supereranno quelli causati dall’inquinamento atmosferico.
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