Enel presenta la strategia per il prossimo triennio annunciando circa 43 miliardi di euro di investimento totali lordi. Il dato è in aumento su quello del Piano precedente, ma le risorse in più vanno solo sulle reti
Circa 12 miliardi di euro investiti nelle energie rinnovabili per aggiungere al proprio portafoglio altri 12 GW di impianti. Questa una delle tre linee principali di investimento che Enel ha inserito nel proprio Piano 2025-2027, presentato stamane a Milano. La strategia, di volta in volta, racchiude le performance dell’anno in corso e traccia la rotta per i tre successivi, definendo gli investimenti totali lordi del Gruppo e i pilastri della futura crescita: “Redditività, flessibilità e resilienza”, “Efficienza ed Efficacia” e “Sostenibilità finanziaria e ambientale”.
Gli investimenti del Gruppo Enel nel Piano 2025-2027
Quello che emerge chiaramente da un veloce sguardo al Piano Enel 2025-2027 è l’aumentato budget per la creazione di valore. Rispetto al Piano 2024-2026, al lordo si aggiungono altri 7 miliardi di euro toccando i 43 miliardi in totale.
Come saranno distribuiti? L’Europa, e l’Italia in primis, saranno l’area di riferimento catalizzando circa il 75% degli investimenti totali lordi del Gruppo. Si spartiranno il resto gli asset in America Latina e il Nord America, con circa il 25% degli investimenti totali lordi.
Il capitale sarà allocato sulle stesse due grandi aree: Reti e Business integrato, che comprende a sua volta il segmento Rinnovabili e quello Clienti.
Le rinnovabili nel Piano Strategico 2025-2027 di Enel
Ed qui, entrando nel dettaglio, che si scopre come le risorse destinate alle FER non abbiano registrato nessuna crescita. Il Piano Strategico 2025-2027 di Enel prevede di investire nelle green energy circa 12 miliardi di euro, lì dove il Piano 2024-2026 ne stanziava 12,1.
Si legge nella nota stampa odierna che l’investimento del futuro triennio sarà caratterizzato da “un’allocazione del capitale flessibile e un approccio selettivo volto a massimizzare i rendimenti e ridurre al minimo i rischi, cogliendo anche opportunità brownfield con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la redditività”.
E’ il momento dell’eolico on-shore
Quanta nuova capacità rinnovabile si aggiungerà al portafoglio Enel? La strategia 2025-2027 riporta un più 12 GW circa “con un migliorato mix tecnologico” e l’obiettivo di arrivare ad incremento della produzione del 12% entro la fine del triennio.
Ma vediamo nel dettaglio quale dove sarà indirizzato il fuoco:
- La parte da leone sarà affidata all’eolico a terra (on-shore) in cui il gruppo ha segnato un target di 5,1 GW di nuova capacità al 2027. Di questa 1,3 GW sono previsti nel Belpaese, 1,1 GW in Iberia, ben 2,4 GW in Nord America e il resto in America Latina.
- Poco idroelettrico (0,6 GW) e tutto focalizzato nei nostri vicini iberici.
- I sistemi di accumulo a batteria (BESS) aggiungeranno invece una nuova capacità di 700 MW. Di questi solo 200 MW sono previsti in Italia.
- Il fotovoltaico “e le altre tecnologie” finiscono in un’unica categoria, in cui l’obiettivo prefissato per il triennio è 2,2 GW. In questo caso l’obiettivo nazionale è di solo 600 MW.
Si arriva così in totale a 8,8 GW di impianti rinnovabili realizzati a cui si sommano altri 3,1 di impianti “gestiti”. Le nuove aggiunte programmate dovrebbero portare la capacità rinnovabile totale di Enel a quota 76 GW totali nel 2027.
Investimenti nelle Reti
Il vero punto di forza del Piano 2025-2025 di Enel rimangono le reti a cui vanno circa 26 miliardi di euro in investimenti. Vale a dire un aumento del 40% rispetto al precedente Piano Strategico. Di questi il 78% sarà destinato alle infrastrutture in Italia e Spagna. Fuori da piano ma sempre in capo reti l’amministratore delegato Flavio Cattaneo ha annunciato la realizzazione di NewCo dedicata a consolidare gli asset di connessione esistenti e quelli nuovi, sia di proprietà che di terzi.
“Metteremo pezzi di rete che connettono impianti di generazione alla rete nazionale”, ha dichiarato il CEO. “Sono asset privati, che verranno regolamentati sulla falsariga della rete e avranno una RAB [Regulatory Asset Base] virtuale. Questi pezzi hanno un valore nascosto: sono classificati come rinnovabili, ma sono pezzi di rete della generazione”.
Il Nucleare
E il nucleare, come sottolinea l’ad Cattaneo, al momento “l’atomo” non è “incluso in questo piano e non lo metteremo probabilmente nemmeno nel prossimo piano”. Anche se è ormai certa la notizia del lancio di un NewCo, pronta a partire a giorni, sullo studio dei reattori SMR e a maggioranza Enel.
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