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Ddl 45 Sardegna, le modifiche alla legge Aree Idonee

Iniziato l'esame in Consiglio Regionale l'esame del Ddl n. 45 sulle aree idonee alle rinnovabili in Sardegna. Nel testo licenziato dalle Commissioni nuove definizioni e paletti

Ddl 45 Sardegna, le modifiche alla legge Aree Idonee
Foto di Massimo Virgilio su Unsplash

Inizia oggi 6 novembre 2024 l’esame in Consiglio Regionale dell’atteso Ddl n. 45 della Sardegna, relativo alle aree idonee alle rinnovabili. L’iter è slittato di un giorno ma ci ha dato tempo di analizzare il testo alla luce delle modifiche suggerite dalle Commissioni IV Ambiente e V Attività produttive. 

Nel complesso rimangono i rigidi paletti fissati dalla Giunta ma la norma si arricchisce di nuove definizioni, specificando tra l’altro cosa si intenda per “coni di visuale”, “superficie lorda dell’impianto” e “modificazione irreversibile dello stato dei luoghi”.

Ma vediamo nello specifico.

Le ultime aggiunte al Ddl 45 Sardegna Aree Idonee FER

Le prime modifiche appaiono al comma 3, articolo 1 (Disposizioni per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili), in cui viene semplificata la definizione di impianti eolici di piccola, media e grande taglia.

Nel dettaglio il testo della Commissione rispetto a quello del proponente elimina i riferimenti ad altezza del mozzo e diametro del rotore. La gerarchia viene piuttosto impostata sull’altezza complessiva delle turbine:

  • piccola taglia: impianti eolici con un’altezza massima complessiva inferiore o uguale a 20 metri; 
  • media taglia: impianti eolici con un’altezza massima complessiva tra i 21 metri e i 100 metri; 
  • grande taglia: impianti eolici aventi altezza massima complessiva superiore a 100 metri.

Come anticipato il nuovo testo del Ddl 45 Aree Idonee Sardegna introduce la definizione di “Modificazione irreversibile dello stato dei luoghi“:

“si considera irreversibilmente modificato lo stato dei luoghi quando lo stesso abbia subito una radicale trasformazione, in modo tale da perdere la relativa conformazione morfologica o fisica originaria e da risultare stabilmente ed inscindibilmente incorporato, quale parte indistinta e non autonoma, alla nuova opera realizzata. Si considera comunque modificato irreversibilmente lo stato dei luoghi qualora ricorra une delle seguenti condizioni:

  1. rispetto al singolo progetto d’impianto sia stata completata una percentuale del valore economico dei lavori uguale o maggiore al 20% del totale;
  2. sia stata infrastrutturata una parte della superficie lorda oggetto di intervento uguale o maggiore al 30% del totale previsto dal progetto;
  3. limitatamente agli impianti eolici, sia stata infrastrutturata una parte della superficie lorda oggetto di intervento uguale o maggiore al 30% del totale previsto dal progetto e siano state installate almeno il 30% delle torri eoliche previste dal progetto”.

Lo stesso articolo al comma 4 sottolinea che gli impianti fotovoltaici su edifici, pergolati, pensiline e tettoie (accumuli compresi) e impianti geotermici di piccola taglia sono sempre ammessi. A prescindere dalla presenza di aree idonee, non idonee o ordinarie.

Il nuovo comma 9 del Ddl Aree Idonee della Sardegna amplia, invece, le aree ritenute non idonee per gli impianti rinnovabili offshore. Nella lista fanno capolino:

“le aree parco dell’arcipelago de La Maddalena, ivi incluse le relative fasce di rispetto necessarie a garantire la tutela e preservazione degli habitat e delle caratteristiche ambientali e naturali, le aree abituali di pesca censite nel SID-Portale del Mare, le aree interessate da indagini e ritrovamenti di archeologia subacquea”.

Ovviamente il nuovo testo del Ddl 45 Sardegna abroga la legge regionale 3 luglio 2024, n. 5 (Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali), contenente la moratoria a i nuovi impianti rinnovabili.

Leggi qui il testo del Ddl Aree Idonee Sardegna

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