Abbassare i prezzi energetici per l'industria e le persone, sostenere le rinnovabili aziendali e il nucleare, lavorare al Piano Edilizia Abitativa a costi accessibili. Queste le principali priorità del danese Dan Jørgensen, commissario designato al portafoglio Energia e Edilizia
Audizione all’Europarlamento del candidato Dan Jørgensen
Innescare cambiamenti strutturali. Ottenere risultati tangibili. Mettere le persone al primo posto. Essere inclusivi. Questi i quattro principi che dovrebbero guidare il lavoro del commissario europeo designato Dan Jørgensen, se confermato al portafoglio Energia e Edilizia Abitativa. Il politico danese ha presentato le proprie posizioni e priorità ieri, durante l’interrogazione a Strasburgo, di fronte le commissioni Industria, Ricerca ed Energia e Occupazione e Affari Sociali. Passaggio di rito per la nuova squadra esecutiva di Ursula von der Leyen, i cui candidati sono chiamati oggi ad un’attenta verifica delle qualifiche da parte del Parlamento europeo prima dell’elezione ufficiale.
Chi è Dan Jørgensen?
Jørgensen, in passato già europarlamentare (dal 2004 al 2013), è pronto a svestire i panni di ministro alle politiche climatiche della Danimarca per indossare quelli dell’Esecutivo UE. E sul futuro energetico del Blocco ha pochi dubbi. La prima azione da mettere in campo? Abbassare i prezzi dell’energia per imprese e famiglie europea. “L’industria soffre. Oggi le imprese pagano l’energia due-tre volte di più di quanto fanno i concorrenti negli Stati Uniti e in Cina. E i cittadini soffrono. La gente comune fa fatica a pagare le bollette e questa situazione non può reggere. Quindi se sarò confermato commissario, questa sarà una priorità fondamentale. Intendo ridurre i prezzi energetici”. Come? Promuovendo maggiormente le fonti energetiche rinnovabili (FER) e migliorando l’efficienza energetica.
Durante l’audizione Dan Jørgensen si è impegnato a sostenere l’impiego delle FER tramite procedure di autorizzazione più rapide, l’espansione delle reti energetiche, lo sviluppo di interconnettori, la digitalizzazione, le nuove tecnologie di stoccaggio, nonché le soluzioni “Power to X”.
Il candidato danese ha affermato che sicuramente l’energia nucleare avrà un posto nei piani di decarbonizzazione della Commissione. Ha tuttavia messo in guardia contro l’aumento della dipendenza dell’Europa dall’industria nucleare e dalle catene di fornitura estere legate ai combustibili, che potrebbero anche essere collegate alla Russia.
Un piano per l’industria europea e uno per l’edilizia
Lato imprese nei primi 100 giorni della nuova Commissione, Bruxelles presenterà un patto per l’industria pulita che includa un piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili. E una road map per accelerare l’indipendenza dai combustibili fossili russi. A cui seguiranno un piano di investimenti per l’energia pulita e una strategia per l’elettrificazione dei consumi.
“Per l’edilizia abitativa, la prima cosa che farò se sarò confermato, mi occuperò di avviare un dialogo con voi, con tutte le istituzioni europee, e con i portatori di interesse nel settore abitativo”, ha affermato. “E alla luce di tutto questo presenterò un primo piano europeo per l’edilizia abitativa a prezzi accessibili”, offrendo assistenza tecnica alle città e agli Stati membri. Con un focus sugli investimenti e sulle competenze necessarie per raggiungere questo obiettivo. Il piano includerà, infatti, la creazione di una nuova piattaforma dedicata insieme alla Banca europea per gli investimenti e maggiori finanziamenti dal Fondo di coesione e una riforma delle norme sugli aiuti di Stato.
I prossimi passi
I presidenti delle commissioni e i coordinatori dei gruppi politici si incontreranno nei prossimi giorni per valutare le prestazioni e le qualifiche del Commissario designato. L’elezione da parte dei deputati al Parlamento europeo dell’intero collegio dei Commissari (a maggioranza dei voti espressi, per appello nominale) è attualmente prevista durante la sessione plenaria del 25-28 novembre a Strasburgo.