Rinnovabili • estrarre acqua dall'aria

Imitando la natura si può estrarre acqua dall’aria anche in condizioni estreme

In una zona con 300 giorni di sole l’anno e umidità sotto il 10%, è stato possibile estrarre acqua dall’aria in quantità. Ecco come

estrarre acqua dall'aria
via depositphotos.com

L’Università del Nevada ha potuto estrarre acqua dall’aria imitando le rane arboricole

Anche negli ambienti più aridi, sarà presto possibile estrarre acqua dall’aria in abbondanza e con un metodo efficiente. Basta imitare ciò che da sempre fa la natura. Così almeno si sono mossi gli scienziati di un team di ricerca dell’Università del Nevada. Hanno osservato il modo con cui le rane arboricole o alcune “piante aeree” (quelle che crescono senza terra), trasformano l’acqua che si trova nell’ambiente in un liquido che possano conservare internamente.

Replicando il processo in laboratorio, hanno fatto un importante passo avanti nella produzione di acqua potabile da ambienti a bassa umidità. E ora vogliono scalare questa soluzione promettente per affrontare la crisi idrica nelle zone aride. La scoperta, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, si basa su una tecnologia innovativa che trasforma il vapore acqueo presente nell’aria in acqua utilizzabile, anche in condizioni di umidità che arrivano appena al 10%.

Come funziona il sistema di estrazione di acqua da ambienti aridi

Il sistema si avvale di una membrana idrogel capace di trasferire il vapore acqueo direttamente in una soluzione salina liquida, poi convertita in acqua potabile. Oltre alla raccolta dell’acqua, la tecnologia è in grado di utilizzare energia solare, massimizzando così l’efficienza grazie all’ampia esposizione al sole del luogo in cui è stata testata, cioè la valle di Las Vegas. Quest’area, infatti, conta circa 300 giorni di sole l’anno.

L’approccio supera i limiti dei metodi tradizionali di raccolta dell’acqua atmosferica. Infatti, essi risultano generalmente inefficaci a livelli di umidità inferiori al 30%. Lo studio dimostra invece che è possibile estrarre acqua dall’aria a una velocità molto elevata in condizioni ben peggiori. La produzione può raggiungere i 3,5 litri per metro quadro in città come Las Vegas. In climi umidi, secondo gli scienziati, questo numero può triplicare.

Il successo della ricerca ha portato subito alla fondazione della startup WAVR Technologies, che verrà utilizzata dai ricercatori per applicare la tecnologia in contesti commerciali e domestici.

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