La Legge di Bilancio 2025 arriva alla Camera con importanti novità sui Bonus edilizi, a partire dalla proroga al Bonus Ristrutturazioni. Cambiano le cose anche per Superbonus, Sismabonus, Ecobonus e bonus mobili
Il DDl Bilancio 2025 introduce lo spalma crediti Superbonus anche per le spese sostenute nel 2023
Il testo della Legge di Bilancio 2025 è stata depositato alla Camera, da dove partirà quest’anno l’esame dei 144 articoli di cui si compone. Le audizioni in commissione Bilancio dovrebbero iniziare il 28 ottobre, con il termine per la presentazione degli emendamenti fissato tra l’8 e il 10 novembre.
Diverse le novità contenute nella Manovra 2025 per l’edilizia. A partire dai già anticipati controlli sulle revisioni alle rendite catastali degli immobili oggetto di riqualificazioni energetiche agevolati con il Superbonus.
Confermata la proroga al Bonus Ristrutturazioni, ma solo per un anno. Novità anche in merito all’aliquota Ecobonus, Bonus Mobili e Sismabonus acquisti, mentre si stringe sempre di più il cappio attorno al Superbonus.
Bonus Ristrutturazione al 50%
Il Ddl Bilancio 2025 bollinato dal Presidente Mattarella conferma la proroga per il Bonus Ristrutturazioni (all’art.16-bis del TUIR) che, a partire dal 1° gennaio 2025, resterà con aliquota di detrazione pari al 50%, ma solo nel caso di possegga un diritto reale sulla prima casa. Niente da fare per i familiari conviventi, che resteranno esclusi dalla possibilità di proroga dell’aliquota maggiorata. Il Massimale di spesa rimarrà 96.000 euro per unità immobiliare fino al 2027 indipendentemente dalla percentuale di sconto.
Alla luce delle ultime novità dunque il decalage del Bonus Ristrutturazione sarà il seguente:
Interventi sulle prime case:
- dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 aliquota al 50%, massimale di 96.000 euro per unità;
- dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 36%, massimale di 96.000 euro per unità.
Interventi su immobili diversi dall’abitazione principale:
- dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 aliquota al 36%, massimale di 96.000 euro per unità;
- dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 30%, massimale di 96.000 euro per unità.
Nella Legge di Bilancio proroga dell’Ecobonus
All’interno dell’ultima versione del testo di Manovra 2025 compare un taglio anche per l’Ecobonus (art.14 del DL 63/2013). Anche in questo caso lo sconto maggiore sarà destinato ai proprietari delle prime case. Stiamo parlando dell’agevolazione destinata a tutti gli interventi previsti per l’efficientamento energetico come il cappotto termico, la sostituzione degli infissi, la sostituzione della caldaia, le pompe di calore, ecc.
Il decalage nel Ddl Bilancio 2025 per l’Ecobonus sarà il seguente:
Interventi sulle prime case
- dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 aliquota al 50%, massimale varia in base agli interventi effettuati;
- dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 36%.
Interventi su immobili diversi dall’abitazione principale:
- dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 aliquota al 36%, massimale varia in base agli interventi effettuati;
- dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 30%.
Sismabonus al 50% solo per le prime case e proroga del SismaBonus acquisti
Lo stesso discorso fatto per Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus, varrà a anche per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico ed agevolati con Sisma bonus secondo l’art.16 del DL 63/2013, a seguito delle modifiche contenute nella Legge di Bilancio 2025.
Il decalage resta il medesimo degli altri bonus rinnovati dalla Manovra 2025:
Interventi sulle prime case
- dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 aliquota al 50%, massimale varia in base agli interventi effettuati;
- dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 36%.
Interventi su immobili diversi dall’abitazione principale:
- dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 aliquota al 36%, massimale varia in base agli interventi effettuati;
- dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 aliquota al 30%.
Se nulla cambierà nel testo della Legge di Bilancio 2025, anche il Sismabonus acquisti potrà essere utilizzato fino al 2027, ma sempre e solo per i proprietari dell’immobile principale.
Superbonus, la nuova data spartiacque
Il Superbonus è già stato oggetto di decalage che ha portato l’aliquota al 65% per le spese sostenute nel 2025 solo da condomini, dai proprietari degli immobili da 2 a 4 unità e per le Onlus.
La Manovra 2025 restringe ulteriormente il campo. La detrazione spetta esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024 risulti:
- presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) ai sensi del comma 13-ter, se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
- adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) ai sensi del comma 13-ter, se gli interventi sono effettuati dai condomini;
- presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Spalma Crediti in 10 anni anche per Superbonus 2023
Come già previsto per le spese 2022, la Manovra 2022 permetterà di spalmare i crediti in 10 anni con rate di pari importo, anche per le spese sostenute nel 2023.
L’intervento si è reso necessario a causa dei molti incapienti rimasti esclusi dalla possibilità di cedere il proprio credito maturato e, allo stesso tempo, impossibilitati di portare in detrazione l’agevolazione. Attenzione però. Coloro che decideranno di sfruttare questo nuovo spalma crediti dovranno presentare una dichiarazione dei redditi integrativa entro il 30 novembre 2024. Se dalla predetta dichiarazione integrativa emerge una maggiore imposta dovuta, quest’ultima è versata, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024.
Bonus Mobili via libera anche nel 2025
Tutti gli immobili oggetto di interventi per il recupero del patrimonio edilizio potranno continuare ad usufruire anche del Bonus Mobili 2025 (art.16 comma 2 del DL n.63/2013).
Il massimale di spesa resta a 5.000 euro e sarà valido per le spese sostenute nel 2024 e nel 2025 per l’acquisto di di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare gli immobili ristrutturati.