Rinnovabili • Crisi idrica globale: nel 2050 a rischio il 50% della produzione di cibo nel mondo

Crisi idrica globale, a rischio metà del cibo mondiale nel 2050

Il rapporto della Water Commission, la fotografia più completa e autorevole sullo stato del ciclo idrologico del Pianeta: “per la 1° volta nella storia” il ciclo è “fuori equilibrio”

Crisi idrica globale: nel 2050 a rischio il 50% della produzione di cibo nel mondo
Foto di Joshua Woroniecki su Unsplash

Decenni di sfruttamento irresponsabile delle risorse idriche e della terra e il peggioramento della crisi climatica per cause antropiche hanno messo “una pressione senza precedenti” al ciclo mondiale dell’acqua. L’umanità è in una situazione del tutto inedita, una crisi idrica globale. È di fronte a un bivio e quale strada imboccherà lo si decide nei prossimi anni: “Per la prima volta nella storia dell’umanità, il ciclo idrologico è fuori equilibrio, mettendo a rischio un futuro equo e sostenibile per tutti”.

È il messaggio lanciato dal rapporto The Economics of Water: Valuing the Hydrological Cycle as a Global Common Good rilasciato oggi dalla Water Commission, gruppo di lavoro fondato nel 2022 su iniziativa dell’Olanda e composto da scienziati ed esperti. Una fotografia aggiornata e completa dello stato di salute delle risorse idriche e del funzionamento del ciclo idrologico del Pianeta, su cui gli autori basano una nutrita sezione di raccomandazioni di policy.

Crisi idrica globale: quali conseguenze?

Il rapporto punta i riflettori sulle conseguenze della crisi idrica globale in atto. Conseguenze che avvertiamo già oggi, e che si intensificheranno nei prossimi anni in assenza di contromisure adeguate.

Un dato su tutti aiuta a comprendere la portata del disequilibrio del ciclo idrologico: nei prossimi 25 anni, la crisi idrica globale potrebbe cancellare circa il 50% della produzione alimentare mondiale. Un esito catastrofico, per evitare il quale sono necessarie azioni urgenti per migliorare la conservazione delle risorse idriche e per invertire la distruzione degli ecosistemi da cui dipende la disponibilità di acqua dolce. Inoltre, già oggi metà della popolazione mondiale vive in situazioni caratterizzate da scarsità d’acqua.

“Quasi 3 miliardi di persone e più della metà della produzione alimentare mondiale si trovano ora in aree in cui si prevede che la riserva idrica totale diminuirà”, si legge nel rapporto.

Più scarsità d’acqua, a fronte di un aumento della domanda. Sia per il consumo umano sia per altri usi, a partire da quelli agricoli – su cui pesa la crisi climatica – e industriali. Secondo la Water Commission, la domanda di acqua dolce supererà l’offerta del 40% già entro il 2030.

Come superare la crisi mondiale dell’acqua?

Il rapporto offre una panoramica a 360 gradi delle azioni da mettere in campo per voltare pagina e riportare in equilibrio il ciclo idrologico terrestre. Gli obiettivi generali da perseguire per tutelare le risorse idriche globali indicati dal rapporto includono:

  • ridurre il fabbisogno idrico per l’agricoltura e, in parallelo, aumentare la “produttività” dell’acqua,
  • nelle azioni di tutela e ripristino della natura, dare priorità agli ecosistemi che possono migliorare il ciclo dell’acqua e conservare l’umidità dei terreni (la ‘green water’),
  • creare un’economia circolare dell’acqua, riducendo gli sprechi e aumentando il riciclo,
  • ridurre l’intensità idrica di capisaldi dell’economia di domani, tra cui le energie rinnovabili, l’intelligenza artificiale e i semiconduttori,
  • ridurre l’impatto sulla salute dell’acqua di qualità scarsa.
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