Uno dei problemi legati alla Direttiva Case Green è la modalità con cui finanziare i progetti destinati alle ristrutturazioni profonde degli edifici più energivori
Fino al 5 novembre 2024 sarà possibile fornire il proprio feedback
La Commissione Europea ha lanciato una call for evidence per raccogliere il maggior numero di informazioni possibile al fine di definire un quadro completo di portafogli, utilizzabili dagli Stati Membri dell’UE, e che permettano di finanziarie le ristrutturazioni degli edifici secondo la Direttiva Case Green.
L’obiettivo è quello di supportare la legislazione nazionale creando uno strumento di indirizzo finanziario che non generi disparità economiche, ma che al contrario metta tutti i cittadini nelle condizioni di poter ristrutturare casa.
Come incentivare le ristrutturazioni profonde
L’appello della Commissione è aperto a tutti. Fino al 5 novembre 2024 sarà possibile inoltrare il proprio feedback mettendo in evidenza quelli che potrebbero essere gli ostacoli da superare.
L’invito alla call for evidence è parte della preparazione del Regolamento delega che fornirà l’aiuto agli Istituti di credito per identificare i volumi necessari per finanziare le ristrutturazioni degli edifici più energivori. Il riferimento è all’articolo 17 della Direttiva sulle Prestazioni degli Edifici (EPBD), conosciuta come “Case Green” dove si parla di un “Portafogli per uso volontario da parte degli istituti finanziari che sostenga i prestatori nelle attività di individuazione e aumento dei volumi di prestito forniti conformemente all’ambizione dell’Unione in materia di decarbonizzazione e ai pertinenti obiettivi energetici al fine di incoraggiare efficacemente gli istituti finanziari ad aumentare i volumi previsti per le ristrutturazioni incentrate sulla prestazione energetica”.
Gli incentivi andranno alle “ristrutturazioni profonde”, ovvero quelle in linea con il principio “l’efficienza energetica al primo posto”, per assicurare che gli edifici diventino:
- entro il 2029, a energia quasi zero
- a partire dal 2030, a zero emissioni.
Gli Obiettivi del regolamento delega
Gli obiettivi dell’iniziativa che andrà a definire il portafoglio per l’uso volontario da parte delle istituzioni finanziarie sono:
- aumentare i volumi di prestito per le ristrutturazioni energetiche, in linea con gli obiettivi energetici e di decarbonizzazione dell’UE
- proteggere le famiglie vulnerabili
- delineare le migliori pratiche per incoraggiare i finanziatori a dare priorità agli edifici con le peggiori prestazioni.
Una volta raccolti tutti i feedback, la Commissione pubblicherà la delibera che resterà in consultazione pubblica per 3 mesi entro la fine del 2024.