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Le siepi fotovoltaiche di Engie Green hanno migliorato i pascoli francesi?

Camelia, il dimostratore agrivoltaico verticale, realizzato su un terreno INRAE, ha modificato il microclima del prato senza effetti negativi su animali e pascolo. Gli esperti: "è presto per trarre conclusioni"

Le siepi fotovoltaiche di Engie Green hanno migliorato i pascoli francesi?
Le siepi fotovoltaiche di Engie Green. Credits: Engie

Cento kWp di pannelli solari bifacciali installati verticalmente al suolo su un prato dove pascolano ogni giorno da una decina di mucche. Sono le siepi fotovoltaiche realizzate nel 2022 da Engie Green per Camelia, un dimostratore agrivoltaico. Dell’iniziativa Rinnovabili aveva già parlato al momento del lancio ma oggi torniamo sulla questione per studiarne gli effetti approfittando della pubblicazione dei primi risultati.

Siepi fotovoltaiche, cosa sono e come funzionano?

“Siepi fotovoltaiche” è uno dei nomi con cui sono chiamate le nuove installazioni di moduli fotovoltaici verticali in agricoltura. I pannelli, rigorosamente bifacciali, vengono impiegati come vere e proprie recinzioni per i campi. O – come nel caso di Camelia – integrati in pascoli e orti realizzando filari ben distanziati, per lasciare ampio spazio agli animali e ai mezzi agricoli, ma anche per non creare problemi di ombra tra le file.

In realtà la verticalizzazione del fotovoltaico sta prendendo piede anche al di fuori dei contesti prettamente agricoli e il motivo è semplice. Oltre ad ottimizzare la superficie del sito di installazione, queste configurazioni possono dare una mano alla flessibilità di rete. Due diverse ricerche sui pannelli solari verticali e bifacciali hanno dimostrato che questi moduli, se orientati a est-ovest, potrebbero spostare i picchi di potenza nelle prime ore mattutine e nelle tarde pomeridiane. Alleggerendo così il peso degli impianti solari sulle reti elettriche e richiedendo una minore capacità di stoccaggio energetico. E abbassando i prezzi elettrici per i consumatori.

Agrivoltaico: gli effetti delle siepi fotovoltaiche

Il dimostratore agrivoltaico verticale di ENGIE Green è installato in un sito dell’Istituto nazionale per la ricerca agricola (INRAE) a Laqueuille, nella Francia centrale. Gli scienziati di INRAE stanno effettuando il monitoraggio agronomico del sistema dal 2023. In questo contesto le prime osservazioni mostrano che la presenza delle siepi fotovoltaiche modifica il microclima del prato.

Nel corso di diversi mesi, i ricercatori hanno misurato un raddoppio della velocità del vento ma nessun cambiamento significativo nella sua direzione. Inoltre, nel giro di una giornata, le coperture solari modificano temporaneamente le condizioni luminose e termiche su entrambi i lati dei pannelli. “Tuttavia, poiché tutti i dati microclimatici non sono stati ancora analizzati, bisognerà attendere un altro ciclo per poter trarre conclusioni rilevanti”, spiega Engie Green.

Per quanto riguarda la produzione di biomassa vegetale, per ora i test non hanno dimostrato modifiche sostanziali legate alla configurazione dell’impianto. Tuttavia il prato con un’interfila di 18 metri è risultato più produttivo di quello con interfila di 12 metri. Il motivo? I ricercatori per ora hanno solo ipotesi che intendono approfondire.

Siepi fotovoltaiche, le prime osservazioni sui bovini

Anche per quanto riguarda il comportamento animale non sono state registrate modifiche.

Tutti i bovini nell’appezzamento sono stati dotati di sensori per misurare la loro attività (ingestione, ruminazione, riposo, stazione in piedi), la loro posizione all’ombra o luce e la loro posizione spaziale. Durante un primo ciclo di pascolo a maggio (condizioni umide e fresche) gli scienziati hanno osservato che gli animali trascorrevano circa 1/3 del loro tempo negli interfilari dei pannelli e 2/3 del loro tempo attorno ai pannelli. Nelle situazioni più calde e leggermente più secche (giugno-luglio), gli animali hanno trascorso un po’ più tempo all’ombra degli alberi presenti nell’appezzamento. “Inoltre, la presenza dei pannelli non sembra modificare la loro attività”.

Il profilo produttivo dell’agrivoltaico Camelia 

La soluzione agrivoltaica CAMELIA come altre configurazioni verticali permette di sfruttare meglio la luce del mattino e della sera. Questo profilo produttivo – spiega la società – “è particolarmente adatto all’equilibrio tra domanda e offerta del mercato elettrico. Questa tecnologia, infatti, ha il vantaggio di produrre elettricità per un periodo prolungato, dalle 5:00 alle 20:00, il che corrisponde all’aumento del consumo francese al mattino e lo sostiene più a lungo la sera”. Nel 2024, l’energia prodotta dall’impianto dimostrativo ha raggiunto in alcuni mesi un valore, sul mercato elettrico, superiore del 30% rispetto a quello di una centrale elettrica a terra.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.