Rinnovabili • Piano strutturale bilancio medio termine: le novità sull’energia

Le novità sull’energia nel Piano strutturale di bilancio di medio termine

Il governo annuncia ddl su nucleare, CCS (con competenze da attribuire ad Arera), idrogeno, emissioni di metano, stoccaggio gas. Le misure sono previste nel Piano di rientro nei parametri europei di bilancio con orizzonte al 2029

Piano strutturale bilancio medio termine: le novità sull’energia
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Cattura e stoccaggio della CO2 e nucleare, idrogeno ed emissioni di metano, stoccaggio del gas fossile. Sono alcuni dei disegni di legge collegati alla Finanziaria 2025 che il governo Meloni ha inserito nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e approvato nel Consiglio dei Ministri del 27 settembre.

Piano strutturale di bilancio di medio termine: cos’è e perché è importante

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine è una novità introdotta con la riforma del Patto di stabilità e crescita approvata in UE a fine aprile 2024. È un documento dettagliato che Bruxelles richiede a tutti i paesi (come l’Italia) che sforano i limiti fissati dalle regole comunitarie sui bilanci (debito/Pil sopra il 60% e deficit Pil sopra il 3%).

Il Piano è il documento nel quale il governo presenta alle istituzioni UE il percorso che intende intraprendere nel medio periodo, con un orizzonte a 5 anni, per rientrare nei parametri comunitari. Contiene sia indicazioni di bilancio sia anticipazioni sulle riforme e sugli investimenti che il Paese intende realizzare e che concorrono alla stabilità dei conti pubblici.

“L’obiettivo principale del documento è la definizione di una traiettoria per il nuovo aggregato di riferimento, la spesa netta, coerente con le nuove regole e l’orizzonte stabiliti dalla Commissione per il rientro dai deficit eccessivi da realizzare attraverso un piano di rientro che ha una durata di 4 anni, estendibile fino a 7 anni nel rispetto di particolari criteri”, spiega il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) in una nota di accompagnamento al Piano. Il Piano, spiega poi il Mef, “contiene un rilevante insieme di riforme e investimenti, di cui alcune in continuità con il Pnrr”.

Molte riforme hanno un impatto rilevante sulle scelte in materia di energia dell’Italia. Vediamo nel dettaglio quali provvedimenti sono citati nel Piano.

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Le riforme energetiche annunciate dal governo per i prossimi 5 anni

A completamento della manovra di bilancio 2025-2027, e nell’ambito del piano di rientro entro i prossimi 5 anni, il governo fornisce una lista dei disegni di legge che prevede di presentare e approvare. In materia di energia, il Piano strutturale di bilancio di medio termine cita 5 interventi:

  • Disegno di legge recante delega a introdurre un quadro legislativo di riferimento per la filiera della cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), disciplinando le attribuzioni dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente in materia, ovvero l’Arera. Il ricorso alla CCS è una delle novità inserite dall’esecutivo nella revisione del PNIEC, dove tuttavia non sono stati forniti molti riferimenti sulla traiettoria che la CCS in Italia dovrebbe prendere. A settembre è stato inaugurato il progetto Ravenna CCS di Eni per lo stoccaggio di CO2 catturata nei fondali dell’Adriatico, ed è probabile che tale progetto rappresenti la spina dorsale di un intervento governativo in materia;  
  • Disegno di legge recante un quadro legislativo ad hoc per lo sviluppo dell’idrogeno, l’assetto regolatorio del settore e delle relative infrastrutture di rete. Ricordiamo che è attesa dal 2020 la Strategia Nazionale sull’Idrogeno, documento che il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica aveva annunciato entro luglio 2024;
  • Disegno di legge recante delega a introdurre un quadro legislativo di riferimento per accogliere la proposta di ripresa della produzione di energia nucleare in Italia a partire dal 2030. Il provvedimento è già in preparazione, in linea con quanto indicato nel PNIEC. Il Piano specifica che il ddl costruirà questa cornice per il nucleare “abilitando le necessarie infrastrutture, potenziando le risorse umane, promuovendo partenariati pubblico-privati nell’ambito dell’intero sistema nucleare, incentivando accordi internazionali e creando un quadro finanziario stabile e sostenibile in grado di promuovere investimenti privati in un settore particolarmente capital intensive quale quello del nucleare”;
  • Disegno di legge recante previsioni normative in tema di mercato del gas naturale e rinnovabile, volte, tra l’altro, a disciplinare la materia dello stoccaggio del gas naturale in un’ottica di incremento del grado di sicurezza degli approvvigionamenti;
  • Disegno di legge recante la disciplina del sistema di governo per l’adempimento agli obblighi di riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia, in conformità al nuovo regolamento UE di giugno.
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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.