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Bonus Casa in condominio a cavallo di fine anno: vale la detrazione al 50% o al 36%?

Se i pagamenti dei lavori di ristrutturazione sono effettuati a cavallo tra il 2024 e il 2025, quale percentuale di detrazione si potrà applicare usufruendo del Bonus Casa in un condominio?

Bonus Casa in condominio
Foto di Pierre Blaché da Pixabay

A partire dal 1° gennaio 2025 anche il Bonus Casa per i condomini scenderà alla detrazione Irpef del 36% 

Si avvicina la fine del 2024 e con esso il termine ultimo per molte detrazioni fiscali in edilizia. Tra i pochi incentivi che proseguiranno la corsa ci sarà ancora la possibilità di avvalersi del Bonus Casa sia in condominio che nelle singole unità abitative per gli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio. Tuttavia non tutto resterà invariato. Fino al 31 dicembre 2024 sarà ancora possibile detrarre le spese al 50%, mentre a partire dal 1° gennaio 2025 il Bonus Ristrutturazione o Bonus Casa tornerà all’aliquota di regime, ovvero con detrazione al 36% per un ammontare massimo di spesa pari a €48.000.

Ma se i pagamenti sono eseguiti a cavallo della fine dell’anno, quale aliquota si potrà applicare?

I lavori ammessi al Bonus Ristrutturazione in condominio

Il Bonus Ristrutturazione, più longevo tra i bonus edilizi, è disciplinato dall’art. 16-bis del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR). Prevede la possibilità di detrarre dall’IRPEF una serie di interventi volti al recupero del patrimonio edilizio ma anche alla riqualificazione energetica. 

Fino al 31 dicembre 2024 le spese sostenute per effettuare determinati lavori saranno detraibili al 50% a fronte di un massimale di spesa pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

Il Bonus Casa in condominio può essere richiesto anche per lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo eseguiti anche sulle parti comuni e sulle pertinenze. 

Scarica la tabella completa dei lavori ammessi alla detrazione per ristrutturazione edilizia in condominio.

Versamenti nel 2024 fatturati nel 2025: quale detrazione spetta?

Attenzione massima dunque ai pagamenti effettuati a cavallo dei due anni perchè si potrebbe incappare nel taglio dell’aliquota trovandosi nella possibilità di detrarre le spese con una percentuale minore rispetto a quanto immaginato.

Per far luce sull’argomento entriamo nei dettagli di un caso pratico: un condominio interessato ad avvalersi del Bonus Casa per lavori effettuati sulle parti comuni.

I condòmini verseranno le proprie quote per i lavori di riqualificazione nel 2024, parte di queste quote saranno fatturate dalla ditta nel 2024, mentre la restante parte verrà fatturata nel 2025. Quale aliquota di detrazione si dovrà applicare, al 50% o al 36%?

Come più volte ricordato dall’Agenzia delle Entrate a determinare la percentuale è il “criterio di cassa”. Le spese si intendono sostenute nel momento in cui viene effettuato il bonifico da parte dell’amministratore di condominio alla ditta incaricata dei lavori e non al momento del versamento delle singole quote dei condomini. 

Di conseguenza si potrà sfruttare la detrazione al 50% per tutti i bonifici effettuati nel 2024, mentre per i bonifici pagati nel 2025 il Bonus Casa del condominio scenderà inevitabilmente al 36%.

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